
Ultim’ora: Salvini dice sì al primo bonus per patentati italiani | 100€ ogni 90 minuti: basta avere lo spid
Una novità che potrebbe far contenti diversi italiani.
La patente di guida è un documento ufficiale che abilita alla conduzione di veicoli a motore e viene rilasciata dalla Motorizzazione Civile. Il percorso per ottenerla prevede diverse fasi, a partire dall’iscrizione a un’autoscuola o come privatista. Per la patente B, la più comune, è necessario avere almeno 18 anni. Dopo aver presentato la documentazione richiesta, si deve superare un esame teorico che verifica la conoscenza del Codice della Strada e delle norme di sicurezza.
Una volta superata la prova teorica, si può accedere alla fase pratica. Questa prevede un numero minimo di ore di guida con un istruttore qualificato. L’esame pratico si svolge su strada e valuta la capacità del candidato di guidare in sicurezza in diversi contesti: urbano, extraurbano e autostradale. Se l’esito è positivo, viene rilasciata la patente definitiva, che ha validità di 10 anni fino ai 50 anni d’età del conducente, con scadenze più ravvicinate dopo i 50.
Esistono diverse categorie di patenti: la A per motocicli, la B per auto, la C per camion, la D per autobus e le patenti speciali per veicoli con caratteristiche particolari. Ogni categoria ha requisiti specifici legati all’età minima e alla salute psicofisica del conducente.
Il sistema della patente a punti, introdotto nel 2003, prevede un punteggio iniziale di 20 punti. Infrazioni gravi al Codice della Strada comportano la decurtazione dei punti, mentre una guida virtuosa consente di accumularne fino a un massimo di 30.
Novità per l’autotrasporto nel nuovo decreto: i patentati coinvolti
La bozza del nuovo Decreto Infrastrutture, predisposta dal Ministero dei Trasporti e in attesa dell’approvazione del Consiglio dei Ministri, introduce importanti novità per il settore dell’autotrasporto, in particolare per chi possiede la patente per la guida dei camion. Una delle principali modifiche riguarda i tempi di attesa nelle operazioni di carico e scarico: la franchigia scende da due ore a 90 minuti. Superato questo limite, l’autotrasportatore ha diritto a un indennizzo di 100 euro per ogni ora aggiuntiva.
Il committente e il destinatario della merce devono indicare con precisione luogo, orario e modalità delle operazioni. Se tali informazioni non vengono fornite, l’autista potrà dimostrare l’orario d’arrivo attraverso il proprio sistema di geolocalizzazione o il tachigrafo intelligente. Si tratta di un riconoscimento concreto al ruolo e ai diritti dei camionisti, che spesso si trovano a fronteggiare lunghe attese non imputabili a loro.
Camion – fonte pexels – sicilianews24.it
Tutela economica e controllo sulle operazioni
L’indennizzo di 100 euro l’ora sarà valido per il 2025, ma sarà rivalutato annualmente in base all’indice Istat. La richiesta va presentata entro un anno, pena la prescrizione, anche se resta possibile ricorrere all’ingiunzione. Si tratta di una tutela importante per gli autisti che operano nel rispetto delle regole e dei tempi.
Infine, il decreto stabilisce che, anche se l’autista non è obbligato ad assistere a carico e scarico, ha il diritto di verificarne la regolarità, specie per quanto riguarda la sistemazione del carico, viste le responsabilità che ricadono su di lui.
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