Panarea

L’isola, di chiara origine vulcanica, con i suoi 3,24 chilometri quadrati di estensione, è la più piccola dell’arcipelago eoliano anche se, insieme con le sue isolette e con i suoi scogli limitrofi – Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e Formiche – rappresenta un unicum paesaggistico nel suo genere.
L’isola si presenta nel versante orientale con terrazze coltivate e in quello occidentale con alte scogliere rocciose che scendono verso il mare. Dal punto di vista geologico l’isola è la più antica delle Eolie. L’attuale parte dell’isola è una piccola parte di quella originaria che è parte sprofondata a causa di fenomeni vulcano tettonici.
Secondo le teorie scientifiche più accreditate, l’isola si sarebbe generata circa 500 mila anni fa, dalla dissoluzione di un unico complesso vulcanico sottomarino che, esplodendo, avrebbe anche dato vita al piccolo arcipelago degli scogli che la incornicia.
Anticamente chiamata Euonymos (letteralmente “quella che sta a sinistra”, per il fatto che i naviganti provenienti da Lipari verso la Sicilia, la trovavano, appunto, sulla loro sinistra), deve probabilmente il suo attuale nome (Panaria: “tutta sconnessa”) alle caratteristiche morfo-geologiche del suo territorio.
Il rilievo più alto – che si trova nel versante occidentale – è Punta di Corvo, si erge a fino a quota 421 metri s.l.m. e i suoi pendii sono coltivati.
Numerosi e suggestivi sono ancora oggi i fenomeni legati alla natura del territorio: da una piccola sorgente nei pressi di Molo S. Pietro sgorgano acque che raggiungono anche la temperatura di 50°; nella zona chiamata La Caldara, invece, si manifestano fumarole e piccoli geyser d’acqua calda a mare. Mare che emana – superfluo a dirsi – un fascino e una bellezza del tutto particolari.
Alla destra del promontorio di Capo Milazzese si apre Cala Junco, una suggestiva insenatura caratterizzata dal mare cristallino, dal colore cangiante, che si frange lungo una spiaggia a ciottoli e, su un altro lato, contro una bella scogliera. Su un largo pianoro soprastante Cala Junco, sorge un importante sito risalente all’Età del bronzo (1400 circa a.C.), che custodisce i resti di un villaggio originariamente composto da una cinquantina di abitazioni e del quale sono stati trovati i muretti di base in pietra di 22 capanne ovali, a cui se ne aggiunge una a pianta quadrangolare, probabile luogo di culto dell’antica comunità primitiva che – dai reperti rinvenuti – era certamente in contatto col mondo miceneo.


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Panarea – Lipari – Isole Eolie 98050 Sicilia Italia