
Ultim’ora Posto di Blocco: da Pasqua chiedono anche la delega obbligatoria | Senza CQC ti ritirano il mezzo
Posto di blocco – fonte Instagram – sicilianews24.it
Questa novità potrebbe cambiare le abitudini alla guida di molte persone.
I posti di blocco sono controlli stradali organizzati dalle forze dell’ordine, come Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza, per garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle leggi. Possono essere predisposti in occasione di particolari eventi, per prevenzione o come parte di operazioni specifiche.
Durante un posto di blocco, gli agenti segnalano ai veicoli di fermarsi con appositi cartelli o con la paletta. I conducenti sono tenuti per legge a obbedire e a mostrare documenti come patente, libretto di circolazione e assicurazione. Il rifiuto a fermarsi costituisce reato e può comportare gravi conseguenze.
Gli agenti possono procedere a controlli più approfonditi, come la verifica dell’eventuale presenza di sostanze stupefacenti, alcool nel sangue, merci illegali o armi. In alcuni casi possono anche perquisire il veicolo, ma solo nel rispetto delle norme di legge.
I posti di blocco sono strumenti fondamentali per il contrasto alla criminalità e per la sicurezza stradale. Agiscono come deterrente e servono a individuare chi guida senza requisiti o compie reati, contribuendo così a mantenere l’ordine e a tutelare i cittadini.
Controlli stradali: più di patente e libretto
Se vi fermano a un posto di blocco, non aspettatevi che basti mostrare solo patente, libretto e assicurazione. Negli ultimi anni, le normative si sono evolute, e oggi le forze dell’ordine possono richiedere documenti aggiuntivi, meno noti ma obbligatori. Tra questi, c’è il CQC, la Carta di Qualificazione del Conducente, spesso sconosciuta a molti automobilisti.
Questo documento, introdotto da una direttiva europea, è obbligatorio per chi guida veicoli a scopo professionale, sia per il trasporto di merci sia di persone. È richiesto per i titolari delle patenti C1, C, C1E, CE, D1, D, D1E e DE. Ha validità di cinque anni e si rinnova con un corso di aggiornamento di 35 ore.
Guidare – fonte pexels – sicilianews24.it
CQC: obbligo e sanzioni
Chi non è in possesso del CQC durante un controllo rischia sanzioni pesanti: la multa può andare da 408 a 1.634 euro. Non solo il conducente, ma anche l’azienda proprietaria del veicolo può essere multata con cifre tra 397 e 1.592 euro, oltre al fermo del mezzo fino a 90 giorni.
Il CQC, quindi, è fondamentale per garantire la legalità e la sicurezza sulle strade nel settore del trasporto professionale.
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