“Sborsate subito 18.753,84 euro tutti”: introdotta la prima Tassa INPS della storia | Non esistono esenzioni
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“Sborsate subito 18.753,84 euro tutti”: introdotta la prima Tassa INPS della storia | Non esistono esenzioni

Soldi bonus (Pixabay) Sicilianews24

Brutte notizie per centinaia di contribuenti che dovranno restituire fondi ricevuti dall’INPS. Che cosa sta succedendo. 

L’evasione fiscale in Italia è una piaga che costa al Paese decine di miliardi di euro ogni anno. Le stime più recenti del MEF indicano un “tax gap” complessivo di circa 84 miliardi di euro nel 2021, una cifra impressionante che pesa sulle tasche di tutti i contribuenti onesti.

Tuttavia, il problema non si limita solo a chi evade le tasse. Negli ultimi anni, un numero crescente di cittadini si è trovato a dover restituire bonus e contributi statali percepiti senza averne i requisiti. Spesso si tratta di errori, ma in molti casi si scopre una vera e propria frode a danno dello Stato.

I controlli incrociati delle agenzie fiscali e degli enti di previdenza sociale sono sempre più serrati per individuare questi indebiti. Le somme richieste in restituzione possono riguardare bonus erogati in automatico, come il bonus 200 euro o il Reddito di Cittadinanza, per i quali le verifiche reddituali successive hanno evidenziato l’assenza dei requisiti.

Questa situazione crea un duplice danno: da un lato, le mancate entrate dovute all’evasione; dall’altro, la necessità di recuperare fondi erogati in modo improprio. Le richieste di restituzione, spesso notificate dopo mesi o anni, creano disagi e difficoltà.

Cosa è la NASpI

La NASpI, o Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un’indennità mensile di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Per averne diritto, è necessario aver versato contributi per almeno 13 settimane nei quattro anni precedenti la disoccupazione e aver lavorato per almeno 30 giorni nei 12 mesi precedenti.

L’importo della NASpI viene calcolato in base alla retribuzione imponibile del richiedente e può essere erogato per un periodo massimo pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. La domanda va presentata all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Soldi (Pixabay) Sicilianews24

INPS chiede restituzione NASpI

L’INPS ha la facoltà di richiedere la restituzione della NASpI qualora si verifichino pagamenti indebiti. Ciò accade in diverse situazioni, come errori nel calcolo dell’importo, il mancato rispetto dei requisiti di idoneità o l’omissione della comunicazione di un nuovo impiego o di un reddito da lavoro. In questi casi, le somme percepite non sono dovute e l’Istituto avvia la procedura di recupero.

Se ricevi una richiesta di rimborso, è fondamentale verificarne l’esattezza. Hai la possibilità di presentare un ricorso amministrativo entro 90 giorni per contestare la richiesta, oppure puoi invocare la prescrizione se sono trascorsi i termini di legge. Per questo alcuni cittadini dovranno restituire, ipotizzando una NASpI massima di 1.562,82 mensili, circa 18.753,84 euro per l’intero anno ricevuto indebitamente.

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