Pasta, ma davvero la cuocete ancora nell’acqua? Non vi serve affatto: così impiegate meno tempo ed è più saporita
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Pasta, ma davvero la cuocete ancora nell’acqua? Non vi serve affatto: così impiegate meno tempo ed è più saporita

Esiste un nuovo modo per cuocere la pasta, e non serve far bollire l’acqua, una nuova tendenza per un piatto semplice e veloce

Preparare un buon piatto di pasta non richiede sempre l’uso di due pentole. Gli spaghetti cotti direttamente nel sugo, noti anche come pasta risottata, rappresentano una soluzione pratica, veloce e gustosa per chi desidera un piatto ricco di sapore senza sporcare troppo in cucina. Questa tecnica permette agli spaghetti di assorbire meglio il condimento, creando un risultato finale cremoso e aromatico.

Questa preparazione nasce dall’esperienza condivisa con un amico appassionato di cucina, che ama cucinare personalmente il piatto. Il metodo del “guarda come ti rifaccio la ricetta” consiste nel riprendere una ricetta esistente, aggiornarla e migliorarne la presentazione, aggiungendo dettagli e modificando le foto per ottenere un risultato più invitante. In questo caso, gli spaghetti vengono immersi nel sugo già pronto, trasformando la cottura in un’esperienza interattiva e divertente.

Per due persone servono 200 grammi di spaghetti grossi o bucatini, due confezioni piccole di polpa di pomodoro, mezza cipolla, uno spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, sale, pepe e basilico fresco a piacere. L’acqua è necessaria solo se il sugo tende a restringersi durante la cottura della pasta. La semplicità degli ingredienti è la chiave per ottenere un piatto genuino e saporito.

La cipolla e l’aglio vanno tritati finemente e fatti soffriggere in una pentola dai bordi alti con un filo d’olio. È importante non farli bruciare, ma solo dorarli leggermente, in modo da sprigionare gli aromi senza alterare il gusto. Il soffritto rappresenta la base aromatica che darà profondità al sugo e agli spaghetti che verranno cotti insieme.

Cuocere il pomodoro

Dopo aver dorato cipolla e aglio, si aggiunge la polpa di pomodoro. Il sugo va cotto a fiamma medio-bassa con il coperchio per circa quindici minuti. Durante questo tempo, il pomodoro rilascia sapore e crea una base densa e profumata. Salare e pepare con attenzione, magari leggermente più del normale, aiuterà la pasta ad assorbire meglio il gusto durante la cottura.

Gli spaghetti o bucatini vanno immersi direttamente nel sugo e mescolati spesso a fiamma medio-bassa. Se il sugo si restringe troppo prima che la pasta sia cotta, è possibile aggiungere poca acqua alla volta, evitando di diluire eccessivamente il sapore. Questa tecnica consente alla pasta di amalgamarsi completamente con il sugo, ottenendo un risultato cremoso e avvolgente.

Cuocere la pasta nel sugo – fonte pexels – Sicilianews24.it

Aggiungere il basilico e regolare il sapore

Circa dieci minuti prima della fine della cottura, aggiungere il basilico tritato. Questo passaggio conferisce freschezza e profumo al piatto. Aggiustare di sale se necessario e mescolare delicatamente per distribuire uniformemente gli aromi. Il basilico contribuisce a bilanciare il gusto del pomodoro e a rendere la pasta più invitante.

Una volta cotti, gli spaghetti vanno prelevati con un prendispaghetti e serviti nei piatti insieme al sugo rimasto. È importante servire il piatto caldo, così da mantenere la consistenza cremosa e la fragranza del sugo. La pasta risottata è ideale per chi cerca un piatto semplice, veloce e ricco di sapore, perfetto per una cena in compagnia o un pasto quotidiano senza complicazioni.

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