Paolo ucciso davanti al locale di famiglia, le reazioni di istituzioni e associazioni
“A Palermo la statistica adesso è cambiata. Basterà un morto ammazzato di 21 anni a fare cambiare la politica dei governi nazionale e locale ? Il signor ministro degli Interni, sua eccellenza il Prefetto e il professor signor sindaco di Palermo ci parleranno ancora di statistica e di percezione?”, domanda il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, dopo l’omicidio di un ragazzo di 21 anni a Palermo, Paolo Taormina, ucciso con un colpo in fronte mentre tentava di sedare una rissa.
“Purtroppo si, può succedere ad ognuno dei nostri figli. Palermo è tornata all’ anno zero – aggiunge Ridulfo – Lo avevamo detto dopo i fatti di cronaca dello scorso mese di luglio: tutta la città è caratterizzata da una illegalità diffusa, tollerata e a tratti giustificata che produce degrado sociale. Per questo, da un lato denunciamo l’assenza di politiche di prevenzione e di cura, soprattutto nei casi di soggetti che fanno uso di droghe, e dall’altro un carente controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, non solo nel centro città. Lo Stato batta un colpo prima che ci scappi il morto, avevamo detto”.
“Purtroppo il morto adesso c’è scappato e si aggiunge ai giovani di Monreale uccisi e a una crescente sequenza di allarmi – aggiunge Ridulfo- Adesso si apra una discussione pubblica senza minimizzare. Lo ripetiamo: senza una chiara assunzione di responsabilità da parte dei responsabili dell’ordine e della sicurezza della nostra città e poi di tutti i cittadini, purtroppo potrebbe pure non essere l’ultimo”.
Legacoop Sicilia: “La morte di Paolo Taormina è una ferita di tutti. Serve un patto educativo ”
Legacoop Sicilia esprime profondo cordoglio e indignazione per l’omicidio di Paolo Taormina, ucciso questa notte nel quartiere Olivella di Palermo, mentre tentava di fermare una rissa per difendere un ragazzo aggredito. Un gesto di coraggio e umanità, spezzato da una violenza insensata che ha colpito nel cuore della città, a pochi metri dal Teatro Massimo, davanti al locale gestito dai suoi genitori. Di fronte a questo ennesimo episodio di brutalità, non possiamo rimanere indifferenti. Come cooperatori, come cittadini, come esseri umani, sentiamo il dovere di intervenire.
Dichiarazione congiunta del presidente Filippo Parrino e del responsabile Legalità e Beni Confiscati Francesco Citarda: “La morte di Paolo Taormina è una tragedia che ci interroga profondamente. Non bastano più parole di circostanza o misure emergenziali. È tempo di costruire un patto educativo forte e duraturo tra scuola, famiglie, società civile e cooperazione. La nostra società rischia di andare in frantumi sotto il peso di una violenza che si ripete, a Palermo come a Monreale, senza tregua. Da cooperatori, crediamo nella responsabilità condivisa. Ognuno deve fare la propria parte, con gli strumenti che ha a disposizione. Non solo deterrenza, ma prevenzione, ascolto, formazione. Paolo ha perso la vita per difendere un altro ragazzo. Il suo gesto ci obbliga a non voltare lo sguardo. È tempo di agire, insieme.” Legacoop Sicilia si unisce al dolore della famiglia Taormina e rinnova il proprio impegno per una Sicilia più giusta, più sicura, più solidale.
Presidente di Federalberghi Palermo, Rosa Di Stefano
Federalberghi Palermo: “Sgomenti per la morte del giovane in via Spinuzza”
“Stanotte Palermo si è ferita di nuovo. Un ragazzo è morto in via Spinuzza, nel cuore della nostra movida, e, secondo una prima ricostruzione, è intervenuto per sedare una rissa”. Così Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo, esprime il proprio dolore e la propria indignazione per la tragedia che ha scosso la città.
“Sono profondamente addolorata, come donna, come madre e come cittadina di questa città che amo e che ogni giorno, per la mia categoria, cerco di rappresentare con orgoglio. Ma oggi prevale solo il dolore, e la rabbia di chi non vuole più assistere in silenzio a questa deriva”. Di Stefano ricorda che appena pochi giorni fa Federalberghi aveva incontrato il prefetto Mariani e il sindaco Roberto Lagalla per affrontare il tema della sicurezza in città.
“La sicurezza non è un tema secondario, è la base su cui poggia tutto, il turismo, il lavoro, la vita quotidiana. Chiediamo con forza un piano forte, coordinato e visibile di presidio del territorio, per restituire fiducia e protezione a chi vive e lavora a Palermo”.
“Palermo merita notti di bellezza, non di sangue. Merita giovani che sognano, non che muoiono. E noi abbiamo il dovere morale di non abituarci mai a tutto questo”. Il pensiero della presidente Di Stefano va infine alla vittima e ai suoi familiari. “Questo dolore deve diventare coscienza collettiva. La città ritrovi la sua anima, la sua pace e la forza di cambiare davvero”.
L’articolo Paolo ucciso davanti al locale di famiglia, le reazioni di istituzioni e associazioni sembra essere il primo su Sicilianews24.it.
Potrebbe anche piacerti
Shopping in Sicilia
3 Febbraio 2020
Viaggio in Sicilia
15 Marzo 2020