Moriremo tutti più tardi, quindi ci dovete più soldi | INPS, si alza ancora l’età pensionabile: colpa del ‘benessere’
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Moriremo tutti più tardi, quindi ci dovete più soldi | INPS, si alza ancora l’età pensionabile: colpa del ‘benessere’

Nuova pensione – Depositphotos – Sicilianews24.it

La decisione presa dall’INPS di alzare ancora di più l’età pensionabile. La colpa è da attribuirsi al “benessere”.

In un mondo come quello in cui stiamo vivendo al giorno d’oggi, dove la forte crisi e i perpetui rincari sono praticamente all’ordine del giorno e hanno toccato tutti quanti i settori, più che mai quello alimentare, nel nostro Paese, non c’è molto di cui rimanere sereni e tranquilli. Un tema che per altro è anche molto dibattuto ora come ora riguarda la pensione.

Molti di coloro che fanno parte della generazione Millenials, ovvero dal 1982 in poi, specie quelli più inoltrati, hanno sicuramente fatto una gran fatica ad inserirsi nel mondo del lavoro quando hanno tentato di approdarci una volta conclusi gli studi. Per lo meno quelli liceali. Tutto ciò è stato dovuto in gran parte a coloro che non si sono arresi al trascorrere del tempo.

Sono in tanti oggigiorno infatti quelli che appartengono alla cosiddetta vecchia guardia, che seguono la formula dei pensionati lavoratori e che di conseguenza proseguono nell’attività lavorativa pur percependo già una pensione, magari troppo esigua. Allo stesso modo altri, pur potendosi permettere il pensionamento, preferiscono continuare a lavorare.

Pensione sempre più lontana, complice l’allungamento della vita

Quanto fino ad ora esposto infatti non ha consentito affatto il cosiddetto ricambio generazionale. Di contro tuttavia c’è anche da dire che la vita in generale, così come anche la sua qualità, si è allungata ed è migliorata e non poco. Sono quindi sempre di più i giovani che studiano fino in tarda età, approdando sempre più tardi al mondo del lavoro.

Tutto quanto quindi sta in qualche maniera equiparando il dislivello creatosi nel già citato ricambio generazionale, che sta tuttavia avvenendo, sebbene in maniera non repentina. Non per nulla dobbiamo ricordarci che il mondo e la vita sono in un continuo divenire. Ciò ha portato quindi ad allontanare ancora di più l’età pensionabile. Del resto un ottuagenario di oggi, per fare un esempio, non è lo stesso come lo si vedeva o intendeva negli Anni ’80 o ’90.

Nuova pensione – Depositphotos – Sicilianews24.it

Novità sulla nuova età pensionabile

Visto e constatato quanto finora affermato, ovvero che la vita si è allungata e con lei è anche salito il suo indice qualitativo, l’attuale Governo Meloni, che ricordiamo non ha mai e poi mai negato aiuti, ha reso le regole per accedere alla pensione ancora più severe. Essendosi dunque, come poco fa ripetuto, allungata la vita è anche possibile lavorare per più tempo, il che ha a dir poco stravolto le normative sulla possibilità di pensione anticipata.

Dunque la novità può essere riassunta in poche parole gioca un ruolo fondamentale la speranza di vita, alla quale di adeguano i contributi puri. Per la pensione anticipata contributiva, per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1993, sono necessari 64 anni e 2 mesi di età previa maturazione di 20 anni e 2 mesi di contributi, oppure 3 nel caso di aumento di speranze di vita maggiormente rilevante.

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