
Maxi operazione antidroga a Gela: smantellata rete tra Lombardia e Sicilia
Un’imponente operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta ha portato allo smantellamento di un’organizzazione dedita al traffico di droga tra la Lombardia e Gela. L’inchiesta, denominata “The Wall”, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, indagate a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi e altri reati, con l’aggravante di aver favorito Cosa nostra, in particolare il clan Rinzivillo di Gela.
Le indagini, avviate nel maggio 2024 come proseguimento dell’operazione “Antiqua”, hanno rivelato che l’organizzazione gestiva un fiorente traffico di hashish e cocaina, con forniture provenienti principalmente dalla Lombardia e dalla Liguria, e occasionalmente dalla Calabria e da Palermo. La droga veniva stoccata in basi logistiche a Gela e distribuita alle piazze locali, alimentando lo spaccio nella città e nell’area nissena.
Tra gli indagati figurano persone già detenute, che continuavano a partecipare alle attività del sodalizio tramite l’uso di telefoni cellulari. Le conversazioni intercettate hanno rivelato contatti con un cittadino albanese pluripregiudicato e un ex avvocato sospeso dall’Ordine per concorso esterno in associazione mafiosa, confermando l’autonomia operativa del gruppo nel collocare la droga sul mercato e il collegamento con esponenti di Cosa nostra.
La base operativa a Gela permetteva lo stoccaggio della sostanza prima della distribuzione. Nel corso delle indagini, sono stati contestati 32 episodi di cessione e detenzione di droga in quantità significativa. I proventi illeciti confluirono in una cassa comune chiamata “salvadanaio”, utilizzata anche per il sostegno dei detenuti e per pagare manovratori di droni incaricati di recapitare droga e cellulari all’interno delle carceri.
L’uso di droni è emerso come metodo innovativo per garantire il rifornimento ai detenuti. In un episodio intercettato, un drone con 3 telefoni e oltre 100 grammi di stupefacente fu abbattuto vicino alla Casa Circondariale di Messina. Gli indagati utilizzavano anche SIM intestate a terzi, incontri in presenza e videochiamate con “pizzini” per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Per il trasporto della droga, il gruppo si avvaleva di auto noleggiate, sostituite frequentemente per non essere collegate agli indagati. Le indagini hanno portato all’arresto di due persone, alla denuncia di otto e al sequestro di 1,25 chili di hashish, 121 grammi di cocaina, una pistola Beretta calibro 22 con matricola abrasa e numeroso materiale per il confezionamento di cartucce.
Il gip del Tribunale di Caltanissetta, condividendo il quadro indiziario, ha disposto la custodia in carcere per 13 indagati e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per altri due. Una persona risulta ancora ricercata.
L’operazione conferma l’attenzione delle forze dell’ordine contro i canali di approvvigionamento di sostanze stupefacenti e le connessioni tra criminalità organizzata e traffici illeciti sul territorio siciliano.
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