Comunicato Ministero della Salute: “il 118 diventa a pagamento” | Pagate o schiattate: tanto non arriverà nessuno
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Comunicato Ministero della Salute: “il 118 diventa a pagamento” | Pagate o schiattate: tanto non arriverà nessuno

Ambulanza – fonte_Ansa – sicilianews24.it

Diramato il comunicato, da questo momento in poi le ambulanze saranno a pagamento, chi non ha disponibilità economiche muore.

Ancora una volta, la sanità italiana si trova a dover affrontare un’emergenza senza eguali prima d’ora. Una parte fondamentale dell’assistenza, potrebbe venir meno già a partire dal 1 luglio 2025.

Sembra che ci vogliano far pagare anche le ambulanze che chiamiamo. Probabilmente questa decisione è stata presa per via di un utilizzo fin troppo leggero di quelli che sono i mezzi di soccorso. Troppo spesso capita che chiamando il 118 non si viene immediatamente assistiti perché l’ambulanze sono impegnata altrove, dove in alcuni casi sono state chiamate non per una reale emergenza.

Eppure all’interno dei mezzi del 118 sono presenti professionisti specializzati nella gestione di emergenze, critiche e terapie intensive e proprio per questo motivo dovrebbero essere chiamati in casi di reale pericolo per la vita del soggetto e per la salute in generale.

La scarsa offerta di professionisti pronti ad entrare in azione non ha fatto altro che spingere il settore a intraprendere una riforma che, come in molti già hanno evidenziato, creerà problematiche proprio a chi non ha possibilità economiche.

Il prezzo dell’inazione: cosa rischiano i cittadini

Al centro della protesta in particolare una delle classi di professionisti che dovrebbe essere presente all’interno delle ambulanze, anche loro pronti a ribadire come saranno i cittadini a dover pagare il prezzo più alto in assoluto. Troppo spesso si crede che un servizio di emergenza come il 118 sia solo un numero da chiamare, invece si tratta di un sistema complesso che si compone di mezzi, tecnologie, ma soprattutto di persone altamente qualificate. Senza considerare poi i casi in cui occorre avvalersi dell’elisoccorso che richiede la presenza di persone altamente specializzate.

Il rischio che si corre, è quello di avere ambulanze ed elicotteri che arrivano sul luogo dove sono stati chiamati, privi di figure mediche che siano in grado di stabilizzare pazienti in condizioni  particolarmente critiche, per uno scenario veramente catastrofico per i cittadini italiani. Basta pensare ai casi in cui i soggetti sono coinvolti in: incidenti stradali, alle emergenze cardiache, agli ictus, ai politraumi; situazioni in cui l’intervento di una persona specializzata può salvare la vita.

Ambulanza – fonte_Ansa – sicilianews24.it

Ecco chi dovrà pagare i nuovi costi di ambulanza

La protesta arriva dagli anestesisti della regione Sicilia, chiedono un aumento del loro stipendio per salire sulle ambulanze e quindi correre un rischio maggiore nel momento in cui vengono chiamati dai cittadini in pericolo. Una trattativa che considerando il momento difficile della sanità italiana, sembra che non stia portando proprio a nulla, per questo motivo i professionisti si dicono pronti alla protesta.

Si tratta di una figura di spicco nella sanità italiana, indispensabile per il benessere dei cittadini che chiamano i soccorsi perchè bisognosi di aiuto. Hanno chiesto un riadeguamento salariale, ma al momento, come riportato dai sindacati: “nessuna risposta, eppure, come si legge nel documento ufficiale del 29 aprile, per altri specialisti come ortopedici, pediatri, ginecologi, cardiologi e perfino pensionati, l’amministrazione regionale non esita a pagare gettoni orari tra i 90 e i 120 euro”

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