Catania, tre rapine in pochi giorni, la polizia arresta un 38enne

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha eseguito nei giorni scorsi un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di S.V., classe 1987. L’indagato è accusato – nel rispetto della presunzione di innocenza fino a condanna definitiva – della commissione di più rapine, secondo quanto ricostruito dagli elementi indiziari raccolti in una fase processuale ancora priva del contradditorio davanti al giudice.

Le indagini sono scattate a seguito di una rapina avvenuta la sera del 10 gennaio 2025 presso un esercizio commerciale. L’autore, a volto scoperto e con barba incolta, aveva minacciato il personale per impossessarsi del denaro in cassa. Episodi analoghi si sono verificati il giorno successivo, sempre alla stessa ora, quando l’uomo si sarebbe reso responsabile di un’altra rapina ai danni di un diverso esercizio commerciale, costringendo un dipendente, sotto la minaccia di un taglierino, ad aprire la cassa.

Il 12 gennaio, invece, un soggetto armato di taglierino faceva irruzione in un supermercato, intimando a un dipendente di consegnare il denaro. In quell’occasione, però, la vittima riusciva a reagire, mettendo in fuga l’autore del reato che si allontanava a piedi, ancora armato.

Le indagini della Sezione Falchi della Squadra Mobile di Catania si sono concentrate sulla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali colpiti, permettendo di attribuire all’uomo la responsabilità dei diversi episodi. Il lavoro investigativo, rapido e accurato, ha consentito di raccogliere elementi sufficienti a sostenere la richiesta di misura cautelare.

Sulla base di queste evidenze, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta, ha disposto l’applicazione della custodia in carcere. La misura è stata immediatamente eseguita dalla Polizia di Stato, con la traduzione dell’indagato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.

L’attività investigativa ha messo in luce una serie di condotte delittuose compiute in un arco temporale molto ristretto, confermando la pericolosità dell’indagato e la necessità della misura restrittiva. La Procura Distrettuale ha sottolineato l’importanza del lavoro coordinato tra gli uffici giudiziari e le forze di polizia per garantire sicurezza e tempestività nell’azione repressiva.

Le autorità hanno precisato che l’indagine rimane aperta e che eventuali ulteriori sviluppi saranno comunicati nel rispetto delle normative e della tutela della presunzione di innocenza. L’attenzione degli investigatori resta alta per verificare eventuali collegamenti con altri episodi simili registrati nel territorio cittadino.

L’operazione conferma l’efficacia della collaborazione tra la Procura, il Tribunale e la Polizia di Stato nel contrasto ai reati predatori e sottolinea come l’analisi delle immagini di videosorveglianza sia ormai uno strumento cruciale nelle indagini penali. La misura cautelare applicata a S.V. rappresenta un passaggio fondamentale per il prosieguo delle indagini e per la tutela della sicurezza pubblica.

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