Autorità portuale, la Regione rinuncia alla sospensione: udienza a gennaio 2026
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Autorità portuale, la Regione rinuncia alla sospensione: udienza a gennaio 2026

La Regione Siciliana ha deciso di non insistere sulla sospensione cautelare del provvedimento con cui il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha nominato Annalisa Tardino commissario dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale. Palazzo d’Orléans ha scelto invece di puntare su un giudizio di merito rapido e approfondito, che secondo il calendario del Tar di Palermo potrebbe essere fissato già a gennaio 2026.

La scelta strategica di Palazzo d’Orléans

«Non insistiamo sulla sospensione cautelare dell’atto ministeriale – ha spiegato la Regione – ritenendo più utile un giudizio completo e approfondito piuttosto che un intervento limitato e sommario». L’obiettivo dichiarato è quello di garantire piena legittimità nella direzione di un ente ritenuto strategico per lo sviluppo della Sicilia occidentale.

Con questa decisione, la Tardino – ex eurodeputata ed ex segretaria regionale della Lega – resta al suo posto con pieni poteri almeno fino alla pronuncia del Tar.

Nei mesi scorsi, il presidente della Regione Renato Schifani aveva criticato con durezza la nomina, accusando Salvini di aver violato il principio di concertazione con la Regione e mettendo in dubbio i requisiti della nuova commissaria. Da qui il ricorso al Tar e la richiesta di sospensione immediata del provvedimento.

Negli ultimi tempi, però, i rapporti politici tra Schifani e Salvini si sono rasserenati. Il governatore siciliano, anzi, ha definito il leader leghista «il miglior ministro delle Infrastrutture che l’Italia abbia mai avuto». I tecnici di Palazzo d’Orléans sottolineano comunque che la rinuncia alla sospensione è stata un passaggio tecnico necessario per ottenere un’accelerazione sul giudizio di merito, che altrimenti avrebbe rischiato tempi ancora più lunghi.

Attesa per il giudizio di merito

L’udienza di merito, salvo slittamenti, dovrebbe essere fissata a gennaio inoltrato. Solo in quella sede il Tar di Palermo potrà pronunciarsi sulla fondatezza del ricorso presentato dalla Regione, che ribadisce la propria convinzione sulla illegittimità del provvedimento ministeriale.

Nel frattempo, Annalisa Tardino continuerà a guidare l’Autorità portuale di Palermo e degli scali della Sicilia occidentale, con un mandato che, almeno per i prossimi mesi, resta blindato.

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