Addio assegno di inclusione, lo avete intascato per anni ma adesso dovete vivere senza: passato il ‘decreto’
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Addio assegno di inclusione, lo avete intascato per anni ma adesso dovete vivere senza: passato il ‘decreto’

Soldi (Pexels) Sicilianews24

Arrivano notizie che non hanno fatto sorridere alcuni percettori del bonus, nei prossimi giorni cambiano le cose. 

L’Italia attraversa un periodo di prolungata incertezza economica, con un’inflazione persistente che erode il potere d’acquisto di famiglie e lavoratori. Lo scenario attuale rende sempre più arduo fronteggiare i rincari e le spese quotidiane, generando un clima di crescente preoccupazione tra i cittadini che vedono il loro benessere economico costantemente sotto pressione.

Per arginare queste difficoltà, i governi hanno spesso fatto ricorso ai cosiddetti “bonus”. Si tratta di misure di sostegno economico dirette, pensate per iniettare liquidità nel sistema e offrire un sollievo immediato. Possono presentarsi come contributi monetari una tantum, agevolazioni fiscali mirate o sconti specifici su beni e servizi essenziali.

Questi interventi sono concepiti per attenuare l’impatto dell’inflazione, fornendo un aiuto concreto alle fasce più vulnerabili della popolazione. In alcuni casi, i bonus mirano anche a incentivare consumi specifici o a promuovere comportamenti virtuosi in settori strategici per l’economia nazionale, contribuendo così a orientare le scelte dei consumatori.

L’obiettivo di tali manovre è duplice: da un lato, alleviare il carico economico sulle spalle delle famiglie, dall’altro, sostenere la domanda interna immettendo liquidità nel sistema economico. Sebbene spesso temporanei, i bonus si confermano uno strumento chiave per affrontare le emergenze, offrendo un respiro tangibile ai cittadini in un contesto di difficoltà.

Bonus: pareri e povertà

I bonus pur offrendo un sollievo immediato alle famiglie e stimolando i consumi in periodi di difficoltà economica come l’inflazione, presentano anche dei contro. Spesso sono misure a breve termine, che non affrontano le cause strutturali della povertà o della crisi. La loro natura temporanea può creare un senso di dipendenza e incertezza, anziché promuovere una stabilità duratura per i cittadini.

La povertà assoluta in Italia, definita dall’ISTAT, è una realtà preoccupante. Le stime preliminari per il 2025 indicano oltre 6 milioni di persone in questa condizione, quasi il 10% della popolazione, un dato in aumento dopo pandemia e inflazione.

Soldi (Pixabay) Sicilianews24

Assegno inclusione: da luglio novità

Da questo mese riprende il ciclo dell’Assegno di Inclusione per circa 400.000 famiglie che hanno usufruito dei 18 mesi di beneficio. Dopo l’ultimo pagamento a fine giugno, i nuclei interessati potranno richiedere il rinnovo. Chi presenterà la domanda tempestivamente potrà ricevere il primo pagamento già ad agosto, comprensivo di eventuali arretrati maturati.

I requisiti per accedere all’Assegno rimangono invariati: è destinato a nuclei familiari vulnerabili con minori, over 60, persone con disabilità o individui seguiti dai servizi sociali. Fondamentale è avere un ISEE aggiornato che rispetti le soglie più inclusive introdotte dalla Legge di Bilancio.

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