
“Niente TARI né IMU né Bollo Auto”: a 4 ore da Palermo vi è il vero paradiso terrestre
Soldi contanti (Pexels) Sicilianews24
“Vicino” Palermo un luogo amato da chi vuole risparmiare sul pagamento delle tasse. Tutto quello che occorre sapere.
I paradisi fiscali sono giurisdizioni che offrono condizioni fiscali estremamente vantaggiose su determinate tipologie di reddito. Sono caratterizzati spesso da un elevato grado di segreto bancario, attirando capitali da Paesi con tassazioni più elevate. Sono frequentemente associati a pratiche di evasione ed elusione fiscale.
Tra i paradisi fiscali più noti figurano il Principato di Monaco, il Lussemburgo, il Liechtenstein. Altri esempi includono le Isole Cayman, le Bermuda, Singapore e, sorprendentemente per alcuni, gli Stati Uniti, in particolare in alcuni stati con legislazioni fiscali permissive.
Il risparmio fiscale può essere significativo, con aliquote sui redditi personali o societari che si avvicinano allo zero, o totali esenzioni su interessi e dividendi. Si stima che circa l’8% della ricchezza finanziaria globale sia custodita in paradisi fiscali, sottraendo miliardi di euro ai fischi nazionali.
Per quanto riguarda gli italiani, si stima che circa 11.000 cittadini abbiano trasferito la propria residenza in Paesi a fiscalità privilegiata mantenendo però interessi economici in Italia. Tuttavia, le normative italiane e internazionali stanno cercando di contrastare questo fenomeno attraverso accordi di scambio di informazioni e presunzioni di residenza per chi si sposta in tali giurisdizioni.
Quanto incidono le tasse
Le famiglie sono soggette a diverse imposte che incidono in modo significativo sul bilancio. La TARI finanzia il servizio di raccolta e smaltimento e il suo costo medio per una famiglia di quattro persone si aggira intorno ai 330 euro annui. L’IMU è dovuta sul possesso di immobili, escluse le abitazioni principali non di lusso; per una seconda casa può incidere per diverse centinaia o migliaia di euro all’anno.
Il bollo auto è una tassa di proprietà che grava su tutti i veicoli immatricolati, calcolata in base alla potenza e alla classe ambientale del mezzo. Il suo costo varia tipicamente da qualche decina a diverse centinaia di euro all’anno. Complessivamente, queste imposte rappresentano una voce di spesa annuale considerevole, che può superare i 1.000-1.500 euro per una famiglia media.
Tunisia (Pexels) Sicilianews24
Tanti italiani vanno in Tunisia
Sempre più italiani stanno valutando il trasferimento in Tunisia, attratti da un regime fiscale decisamente più vantaggioso. Il Paese nordafricano offre infatti agevolazioni significative per i pensionati, con una tassazione che può arrivare a soli pochi punti percentuali sul reddito estero, ben al di sotto delle aliquote italiane. Questo rende la Tunisia un’opzione attraente per chi cerca un costo della vita inferiore e un maggiore potere d’acquisto.
Oltre ai benefici fiscali, la Tunisia è geograficamente molto vicina all’Italia, facilitando i collegamenti e il mantenimento dei rapporti con la patria. Da alcuni punti della Sicilia, verso le zone interne della Tunisia, il viaggio può durare al massimo 4 ore volo incluso. Questa combinazione di vantaggi fiscali e vicinanza geografica la rende una meta sempre più popolare per chi decide di lasciare l’Italia.
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