
Dovete restituirci l’importo subito | Agenzia delle Entrate fa la “profumiera”: prima ci ha bonificato, ora li vuole indietro
Agenzia delle Entrate – fonte Instagram – sicilianews24.it
L’Agenzia delle Entrate non fa sconti a nessuno: ma cosa c’è davvero dietro a questa improvvisa inversione? Ecco la verità
Sembrava fatta: il bonifico era arrivato, tutto sembrava regolare.
Eppure adesso l’Agenzia delle Entrate torna a farsi viva e chiede indietro dei soldi.
Proprio così: prima dà un determinato importo, poi pretende la restituzione, come se nulla fosse.
Continua a leggere per scoprire di cosa parliamo. Fai attenzione: questa situazione potrebbe riguardare anche te.
L’Agenzia delle Entrate si riprende i soldi: migliaia di famiglie in panico
Negli ultimi giorni, molti cittadini stanno ricevendo messaggi inaspettati dall’Agenzia delle Entrate, che chiede sostanzialmente indietro un importo dato in passato. La sensazione, inevitabilmente, è di una beffa: prima si ricevono dei bonifici, poi si è costretti a restituire i soldi per motivi poco chiari. Questa volta non parliamo del classico italiano furbetto che ha giocato su piccoli errori o dimenticanze. Anzi, le persone questa volta hanno agito in totale buona fede, seguendo le indicazioni del sistema e affidandosi ai modelli precompilati. Eppure non è bastato.
Ciò che all’inizio sembrava un normale bonifico, si sta progressivamente trasformando in un boomerang, lasciando migliaia di famiglie nel panico, senza possibilità di ottenere risposte o spiegazioni chiare. Alcuni contribuenti stanno già cercando assistenza, mentre altri stanno aspettando il proprio turno, spaventati di fronte a ciò che li attende. Passa al prossimo paragrafo per avere il quadro completo della situazione una volta per tutte.
L’Agenzia delle Entrate ti richiede i soldi (Foto: Canva) – Sicilianews24.it
La verità sui soldi che devono essere restituiti: tutti i dettagli
Facciamo chiarezza. Il punto è che il modello 730/2025 può contenere dati che escludono un figlio dal quadro dei familiari a carico, anche se non lavora. Questo succede quando nel 2024 ha percepito una borsa di studio che, fiscalmente, fa reddito. Superata la soglia di reddito annuo (4.000 € sotto i 24 anni, 2.840 € sopra), il figlio non risulta più a carico, e quindi decadono le detrazioni per familiari a carico già applicate.
La conseguenza, in questi casi, è che il genitore perde il diritto alle detrazioni per figlio a carico già ricevute, e potrebbe doverle restituire se risultano non spettanti. Il problema nasce nel momento in cui, consultando i dati del precompilato, il figlio risulta non più a carico fiscale a causa del reddito percepito nel 2024. È quindi importante controllare con attenzione le informazioni fornite dall’Agenzia all’apertura del 730, per evitare errori che potrebbero portare alla perdita delle detrazioni.
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