
Ufficiale Sicilia: “Qui c’è il mare più pericoloso del mondo” | Fai il bagno e ti prendi 7 tumori diversi: scattato l’allarme rosso
Mare – fonte pexels – sicilianews24.it
Prima di farsi il bagno a mare, bisogna fare molta attenzione alle condizioni dell’acqua.
Fare il bagno al mare è un piacere estivo irrinunciabile, ma spesso si sottovaluta un aspetto fondamentale: la qualità dell’acqua. Le condizioni igieniche del mare possono variare sensibilmente anche nel corso della stessa giornata, a causa di fattori come scarichi non controllati, mareggiate o afflussi di acque reflue dopo forti piogge. Immergersi in un’acqua contaminata può comportare rischi per la salute, come infezioni cutanee, intestinali o oculari.
Per questo motivo, è sempre consigliabile informarsi prima di entrare in acqua. In Italia, le autorità locali e le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale) effettuano controlli periodici e pubblicano bollettini aggiornati sulla balneabilità delle spiagge. Questi dati sono facilmente consultabili online o attraverso apposite segnalazioni poste nei pressi degli stabilimenti balneari.
Oltre alle fonti ufficiali, anche l’osservazione diretta può essere utile: acqua torbida, odori sgradevoli o schiuma anomala sono segnali da non ignorare. Inoltre, è sempre preferibile evitare il bagno in prossimità di porti, foci di fiumi o scarichi visibili, dove la concentrazione di batteri può essere più elevata.
Controllare la qualità dell’acqua non è solo una precauzione per sé stessi, ma anche un gesto di responsabilità verso l’ambiente e gli altri bagnanti. La salute va tutelata con piccoli gesti di attenzione, che permettono di godere del mare in sicurezza e serenità.
Attenzione anche in Sicilia
Con l’arrivo dell’estate cresce la voglia di esporsi al sole, ma anche il rischio per la salute della pelle, in Sicilia come nel resto d’Italia. Nonostante le continue raccomandazioni, i dati restano preoccupanti: 9 melanomi su 10 sono evitabili, eppure la loro incidenza è cresciuta notevolmente negli ultimi 20 anni. Bastano cinque scottature con vesciche tra i 15 e i 20 anni per aumentare dell’80% il rischio di sviluppare un melanoma. Proteggersi dal sole non è un optional, ma una necessità.
Lo ricorda anche Paolo Ascierto, oncologo e presidente della Fondazione Melanoma, evidenziando come sia errato pensare di potersi abbronzare in “sicurezza”. La pelle ha una protezione naturale minima e nemmeno le creme solari garantiscono copertura totale: riducono il rischio, ma non lo annullano.
Acqua mare – fonte pexels – sicilianews24.it
Falsi miti da sfatare per una vera protezione
Tra gli errori più diffusi c’è l’uso di creme solari dell’anno precedente, che dopo 12 mesi tendono a perdere efficacia, specialmente se conservate male. Altro mito da sfatare è quello secondo cui la pelle scura o già abbronzata sia al sicuro dai raggi UV: la protezione è sempre necessaria.
Occhio anche alle giornate nuvolose o ventose: il rischio di scottature resta alto. Le creme doposole, inoltre, servono solo a idratare, ma non riparano i danni cellulari. Proteggere pelle e occhi – con filtri solari e occhiali adeguati – è fondamentale per godersi l’estate senza mettere a rischio la salute.
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Meteo Sicilia di mercoledì 7 maggio
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