Violenza domestica, armi clandestine e droga in casa, arrestato un 23enne
Importante operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta nei giorni scorsi, nell’ambito delle attività di contrasto alla violenza di genere e alla diffusione di armi e stupefacenti sul territorio.
Un 23enne incensurato di Sommatino è stato arrestato con accuse gravissime: maltrattamenti in famiglia, detenzione illegale di armi e possesso di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
La richiesta di aiuto e l’intervento immediato
L’operazione è partita da una telefonata alla Centrale Operativa: una donna, visibilmente agitata, segnalava che la figlia ventenne era stata aggredita dal compagno e, per paura di ulteriori violenze, si era rifugiata dai genitori.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Caltanissetta e della Stazione di Sommatino. La giovane presentava segni evidenti di aggressione al volto e al braccio e, in lacrime, ha raccontato di essere fuggita lasciando il figlio di pochi mesi in casa con il compagno, che non rispondeva al telefono.
Il salvataggio del neonato e la scoperta in casa
Preoccupati per il bambino, i militari hanno forzato una tapparella per entrare nell’abitazione. Una volta messo in sicurezza il piccolo, affidato subito alla nonna, i Carabinieri hanno avvertito nell’ambiente un forte odore di stupefacente e hanno avviato una perquisizione approfondita.
La ricerca ha portato a un rinvenimento di grande rilievo: una pistola calibro 6,35 di fabbricazione cecoslovacca, clandestina e con caricatore inserito contenente tre colpi, di cui uno già in canna. In casa erano custoditi anche altri 47 proiettili.
Ma non solo: i Carabinieri hanno trovato circa 10 grammi di cocaina, 660 grammi di hashish, 200 grammi di marijuana già suddivisa in dosi, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 910 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. Tutto il materiale è stato sequestrato per gli accertamenti balistici e tossicologici. Il giovane è stato arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta, condotto presso la Casa Circondariale della città. Il Gip ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere.
La compagna, intanto, ha denunciato anni di violenze psicologiche e fisiche subite in silenzio per timore di ritorsioni.
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