Ultim’ora: ufficiale l’extratassa sulle Postepay | 250€ di addebito automatico: italiani dissanguati dallo Stato

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Confermato l’addebito automatico di 250€ sulle Postepay: ecco quali sono gli italiani che rischiano un salasso da parte dello Stato

Ti sei mai svegliato con 250 euro in meno sulla Postepay senza sapere il perché?

Da oggi, potrebbe accadere a chiunque.

La notizia, diventata chiaramente virale in poche ore, riguarda proprio uno degli strumenti di pagamento più diffusi in Italia.

E no, non è uno scherzo. Continua a leggere per avere il quadro completo sulla nuova extratassa.

La nuova stangata dello Stato sulle Postepay: ecco chi rischia davvero

Un’imposta silenziosa, automatica e apparentemente inspiegabile: è così che molti italiani stanno descrivendo quella che è già stata ribattezzato la nuova “extratassa Postepay”. Si tratta di una misura che, secondo quanto si apprende da fonti ufficiali, sta già facendo sentire i suoi effetti, colpendo i conti di chi pensava di essere al sicuro. Difatti, l’addebito da 250 euro non è un’anomalia bancaria, ma un prelievo previsto dalla normativa fiscale. I contribuenti colpiti sono quelli che, secondo quanto riportato, non hanno rispettato una scadenza ben precisa.

Ma di quale scadenza si tratta? E chi è davvero coinvolto? Le ipotesi corrono veloci: dimenticanze nella dichiarazione dei redditi? O si tratta di qualcos’altro? La confusione è tanta, ma una cosa è certa: nessuno è davvero al sicuro. E l’importo della sanzione, già pesante di per sé, potrebbe aumentare in caso di violazioni più gravi. Passa al prossimo paragrafo per avere tutti i dettagli.

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La verità sulla sanzione da 250€: cosa sapere

Facciamo chiarezza una volta per tutte: non siamo di fronte a nessuna extratassa improvvisa sulle Postepay. Allo stesso modo, non si tratta nemmeno di prelievi automatici senza giustificazione. La cifra di 250 euro è semplicemente la sanzione prevista per la mancata compilazione del quadro W del modello 730 o del quadro RW del modello Redditi. Infatti, tra le differenti sanzioni previste troviamo appunto anche quella da 250 euro, nel caso in cui il quadro RW o il quadro W siano inviati in modo tardivo, ma comunque entro 90 giorni dal termine previsto.

Questi quadri, non a caso, vanno compilati da chi possiede conti correnti, depositi o investimenti all’estero sopra determinate soglie. Pertanto, niente panico: nessuno ti scalerà dei soldi dal conto senza permesso. In altre parole, non è lo Stato a “dissanguare” gli italiani, ma una norma che vuole punire chi omette o dimentica di dichiarare attività finanziarie estere, anche per semplice negligenza. La buona notizia? Se sei in regola, puoi dormire sonni tranquilli.

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