
Ufficiale Sicilia, “Non potete vivere vicino al mare”: passato il ‘decreto’ | Trasferitevi tutti nell’entroterra
Arriva una sentenza rivoluzionaria della Consulta chi ha una casa vicino al mare potrebbe vederla demolita e restare senza un tetto
La Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità sollevate dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana (Cgars) riguardo all’articolo 2, comma 3, della legge regionale siciliana n. 15 del 1991. La disposizione in esame chiarisce che il divieto di edificare entro 150 metri dalla battigia, introdotto dalla legge regionale n. 78 del 1976, è da considerarsi direttamente e immediatamente efficace anche per i privati.
La vicenda nasce da alcuni giudizi pendenti davanti al Cgars, riguardanti provvedimenti comunali di diniego di condono edilizio e le conseguenti ordinanze di demolizione di immobili costruiti senza titolo entro la fascia di rispetto dei 150 metri dal mare. Le opere abusive in questione erano state realizzate dopo il 31 dicembre 1976 e prima del 1° ottobre 1983, data entro la quale, secondo la normativa regionale, le costruzioni dovevano essere ultimate per poter accedere al condono previsto dalla legge n. 37 del 1985.
Secondo la Consulta, la legge del 1991 ha interpretato autenticamente la norma del 1976, chiarendo un punto che poteva apparire dubbio: il divieto di costruire entro 150 metri dalla battigia si applicava direttamente ai privati fin dall’origine, senza necessità di essere recepito nei piani regolatori comunali o in altri strumenti urbanistici. In sostanza, la Corte ha confermato che il vincolo paesaggistico e ambientale stabilito nel 1976 aveva immediata efficacia vincolante.
La Corte ha anche escluso che la norma di interpretazione autentica possa aver violato il principio di legittimo affidamento dei cittadini, ovvero la fiducia riposta nella possibilità di ottenere una sanatoria edilizia. Il Cgars aveva sostenuto che tale aspettativa potesse derivare dall’entrata in vigore della legge regionale sul condono edilizio del 1985, ma la Consulta ha respinto questa tesi, spiegando che tale legge non poteva generare un’aspettativa “meritevole di tutela”.
Il ruolo delle leggi successive
Secondo i giudici costituzionali, le leggi regionali approvate tra il 1976 e il 1985 avevano già confermato la validità del divieto di edificazione vicino al mare, rendendo evidente che le costruzioni abusive sorte dopo il 1976 non potevano essere oggetto di condono. Pertanto, i proprietari di tali opere non potevano invocare un legittimo affidamento sulla possibilità di sanare le irregolarità edilizie.
La decisione della Corte costituzionale assume un valore che va oltre i singoli casi esaminati. Essa ribadisce che, in Sicilia, il vincolo di inedificabilità costiera ha avuto efficacia diretta fin dalla sua introduzione, e che le norme successive non hanno mai intaccato tale principio. La chiarezza fornita dalla legge del 1991 non ha dunque modificato la portata originaria del divieto, ma si è limitata a chiarire un concetto già insito nella legge del 1976.
Vietato costruire vicino al mare – fonte pexels – Sicilianews24.it
Implicazioni per i proprietari e i Comuni
La pronuncia avrà effetti concreti per molti Comuni siciliani, spesso coinvolti in contenziosi relativi a costruzioni abusive lungo le coste. Con la decisione della Consulta, viene rafforzata la legittimità dei provvedimenti di diniego del condono e delle ordinanze di demolizione già emanate, fornendo un quadro giuridico più stabile per le amministrazioni locali.
La sentenza rappresenta un ulteriore passo nella tutela del paesaggio e dell’ambiente costiero, valori riconosciuti dalla Costituzione come fondamentali. Allo stesso tempo, rafforza la certezza del diritto, chiarendo definitivamente che le costruzioni realizzate entro 150 metri dalla battigia, in assenza di titolo edilizio, non possono essere regolarizzate. Una decisione che riafferma il principio di legalità e la necessità di rispettare i vincoli paesaggistici a tutela del territorio siciliano.
L’articolo Ufficiale Sicilia, “Non potete vivere vicino al mare”: passato il ‘decreto’ | Trasferitevi tutti nell’entroterra sembra essere il primo su Sicilianews24.it.
Potrebbe anche piacerti

Winter Fashion
15 Gennaio 2020
San Valentino a Taormina Sicilia
12 Gennaio 2022