#Tanomattinale 20 gennaio 2022: Coviddi, quei morti in più, quel bollettino confuso, fuorviante e ansiogeno, tre gemelli diversi e un tweet uguale, la Corte Suprema Usa dice no a Trump, saranno resi pubblici i documenti su Capitol Hill, il vecchio Joe minaccia Vlamidiro, non voleva il TSO, bloccato dai Nocs, da Tonga all’Etna
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#Tanomattinale 20 gennaio 2022: Coviddi, quei morti in più, quel bollettino confuso, fuorviante e ansiogeno, tre gemelli diversi e un tweet uguale, la Corte Suprema Usa dice no a Trump, saranno resi pubblici i documenti su Capitol Hill, il vecchio Joe minaccia Vlamidiro, non voleva il TSO, bloccato dai Nocs, da Tonga all’Etna

Amiche e amici del #Tano mattinale buon giorno,

oggi trasferisco qui una riflessione personale sul Coviddi, in particolare sugli errori testardi nella comunicazione ufficiale. Premesso che 364 morti di Covid l’altro ieri (380 ieri) sono una strage terribile, premesso che anche un solo decesso in più è una vita che se ne va e gente distrutta che resta, mi chiedo come possa essere ancora possibile che a questa già lunghissima lista ne siamo stati aggiunti addirittura altri 70, risalenti ai giorni precedenti e non conteggiati, che hanno portato il numero comunicato a 434, record addirittura europeo assolutamente impressionante e logicamente ansiogeno. E com’è possibile che, non è la prima volta, sia la nostra incorreggibile Sicilia la fonte di questa comunicazione confusa e fuorviante? Capisco che il dolore, la rabbia, la frustrazione, la rassegnazione causate da questa interminabile pandemia hanno rafforzato in tutti noi cinismo e indifferenza autodifensive. Ma i morti non sono nucidde, sono esseri umani uccisi, anzi sterminati, da questo maledetto mostro invisibile. Se lo ricordino lor signori che ogni sera ci propinano meccanicamente da due anni questa interminabile e ormai insopportabile, odiosa lasciatemelo dire, lista dei convocati dal padreterno. E se proprio debbono farlo per informarci, lo facciano bene. Altrimenti è disinformazione, degna delle peggiori fake news.

Ma ecco, da Adnkronos Salute, le parole che condivido totalmente di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova: “Ieri a livello europeo abbiamo contato il record di decessi, 434, e poi scopriamo che ci sono 70 morti registrati in Sicilia che si riferivano ai giorni precedenti. Mi chiedo che senso può avere dare ancora questi numeri con il bollettino che hanno il solo scopo di creare allarmismo e ansia. In più c’è un danno per l’immagine del Paese all’estero, sembra che abbiamo gli ospedali che saltano in aria. Continuo a rimanere perplesso ma nessuno mi ascolta, la strada è quella dei burocrati contro i medici. E poi è chiaro che una buona parte dei ricoveri e decessi non riguarda pazienti con polmonite da Covid ma asintomatici positivi che hanno altri problemi”.Passo ad altro, alla Quirinale story che continua finora a propinarci pubblicamente un cocktail di pretattica calcistica di bassa Lega, curtigghi, indiscrezioni ad minchiam, aria fritta insomma, “Chiacchiere e tabacchere ‘e ligno” dicono i simpaticissimi napoletani.

L’ultima di ieri è il tweet identico dei tre gemelli diversi del centrosinistra dopo la colazione a casa di Giuseppe Conte. “Ottimo incontro con @GiuseppeConteIT e @robersperanza. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui #tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto. Nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della #responsabilità“, hanno scritto in contemporanea Enrico Letta, Roberto Speranza e il padrone di casa, volendo forse dire a tutti noi che loro sono d’accordo, non si sa su quale ipotesi per il Colle e solo in parte su cosa (il no a vecchio B), ma che ognuno è se stesso con la propria famiglia politica. Secondo me un bel comunicato congiunto, un po’ più corposo nei contenuti, sarebbe stato più forte ed efficace, ma io sono politicamente un fesso e non ne capisco niente di tattiche di comunicazione, loro sì che sono bravoni. E nel frattempo, il buon Dudù continua a tenere bloccato nell’incertezza un intero Paese, in attesa che il suo principale sciolga le riserve. Mah, quante ne dovremo ancora sentire da qui a lunedì 24 quando ci sarà la prima votazione?

Dal mondo, anzi dagli Stati Uniti, due notizie molto importanti. La prima ce la racconta l’Agi, sempre molto tempestiva. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto a schiacciante maggioranza la richiesta dell’ex presidente Donaldo Trump di mantenere nascosti i documenti sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, in cui sono morte cinque persone. Otto i voti favorevoli, uno solo quello contrario, del giudice conservatore Clarence Thomas a favore della sospensione. Gli altri cinque giudici conservatori del tribunale, tre dei quali nominati da Trump, si sono uniti ai tre liberali nel negare la richiesta ed è effettivamente un risultato clamoroso, che crea scompiglio tra i seguaci trumpiani. La decisione della Corte Suprema apre le porte degli archivi nazionali statunitensi, che hanno la custodia di questi documenti, per consegnarli alla commissione della Camera dei rappresentanti che indaga sulla vergogna di Capitol Hill. Il contenuto esatto di quei documenti è sconosciuto, ma si tratta quasi certamente di e-mail, bozze di discorsi e registri delle visite che potrebbero rivelare esattamente cosa è successo alla Casa Bianca durante l’assalto al Campidoglio e nei giorni circostanti. Trump aveva cercato di esercitare il suo privilegio di ex presidente per tenere nascosti i documenti e le comunicazioni della Casa Bianca che potrebbero riguardare l’attacco.La seconda notizia, fonte Adnkronos, riguarda le parole ancora una volta pesantissime, forse troppo, del vecchio Joe Biden vs lo zar Vladimiro Putin, che non contribuiscono di certo ad allentare le tensioni. L’invasione dell’Ucraina si rivelerebbe un “disastro” per la Russia ha detto Biden in conferenza stampa alla Casa Biancam aggiungendo che la Russia dovrebbe fare fronte a sanzioni “mai viste prima”. Il “costo” di un’invasione dell’Ucraina, ha detto ancora, sarebbe per la Russia “vero e pesante”. Mosca, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, ha una “superiorità militare schiacciante” nei confronti dell’Ucraina, ma pagherebbe un prezzo altissimo” per un’invasione militare. “Penso ancora che non voglia una guerra vera e propria”, ha sottolineato Biden. Probabilmente, ha aggiunto, il presidente russo vuole “testare” l’Occidente e la Nato. Per Biden, Putin sta “cercando di trovare il suo posto tra la Cina e l’Occidente”. C’è la possibilità, ha aggiunto Biden, che Putin “entri” in Ucraina, perché “deve fare qualcosa”. Uno degli “obiettivi” di Putin, ha detto Biden, è “indebolire” la Nato. Il presidente Usa ha quindi in qualche modo accreditato l’ipotesi che Mosca possa tentare una “piccola invasione” di parti del territorio ucraino. Staremo a vedere, non si può stare tranquilli.

Cronaca. Si è conclusa ieri dopo oltre 8 ore a Torre del Lago, frazione di Viareggio, la triste vicenda che ha visto un uomo barricato in casa per sfuggire a un TSO, Trattamento sanitario obbligatorio. Sono intervenuti addirittura uomini del Nocs della Polizia e Gianluigi Ragoni, 44 anni, è stato immobilizzato; gli uomini del reparto speciale hanno fatto irruzione da una finestra e dalla porta d’ingresso dopo aver lanciato due cariche stordenti. Ragoni non ha opposto resistenza ed è stato portato via in commissariato per essere interrogato. Con lui in casa l’anziano padre, un ex carabiniere, che è stato visitato sul posto dall’equipaggio di un’ambulanza. L’uomo nel pomeriggio aveva sparato dopo che la polizia municipale si era presentata alla sua abitazione per l’applicazione di un Tso. L’uomo si era affacciato di nuovo dal balcone, in compagnia del padre, per trattare con un capitano della Guardia di Finanza di Viareggio. “Uscirò di casa quando sarà eletto il presidente della Repubblica, allora cambierà tutto”, aveva detto agli agenti che hanno cercato di convincerlo a uscire di casa. Per ore Ragoni è rimasto barricato all’interno della sua abitazione con il padre di 90 anni, minacciando il suicidio in caso di irruzione da parte delle forze dell’ordine.

Chiudo con le notizie sulla enorme eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga. “Un disastro senza precedenti”: le prime voci ufficiali dall’arcipelago di Tonga, nel Pacifico meridionale, confermano un quadro drammatico sotto la coltre di cenere fittissima che ancora ricopre abitazioni, ma anche spiagge e foreste a seguito di quella che, secondo molti esperti, è stata la peggiore eruzione vulcanica degli ultimi 30 anni sull’intero pianeta, seguita da uno tsunami con onde alte fino a 15 metri in mare aperto. A quanto pare sarebbero almeno due tra le isole più piccole ad essere praticamente distrutte, con tutte le case a pezzi in una e solo un paio ancora in piedi nell’altra, mentre un primo bilancio delle autorità locali parla di tre vittime accertate: due cittadini di Tonga e la 50enne britannica Angela Glover, da anni residente.

Com’è noto, le onde scatenate dall’eruzione hanno fatto almeno due volte il giro del mondo, arrivando fino alla nostra Etna. Ecco cosa scrive il sito INGVVulcani: “Le stazioni dell’Etna Radio Observatory (ERO), essendo deputate alla misura di onde elettromagnetiche fortemente condizionate dalle condizioni atmosferiche, sono corredate da sensori di tipo meteorologico per il controllo dei parametri dell’aria … L’onda d’urto dell’eruzione del vulcano Hunga Tonga – Hunga Ha’apai, come sapete, ha fatto il giro del mondo ed è stata rilevata dai barometri e dai sensori infrasonici installati su tutto il pianeta, anche sull’Etna che si trova quasi agli antipodi rispetto alla sorgente. Non sorprende dunque che anche i sensori di ERO (una fantastica idea di qualche anno fa del mio amico Rosario Catania, mi piace ricordarlo, poi sostenuta dall’Ente Parco e dall’Ingv, n.d,r.), abbiano nettamente registrato il passaggio del fronte d’onda acustica sulla nostra zona; un po’ più sorprendente è il secondo passaggio, il 17 mattina alle 8.25 UTC, dello stesso fronte che ha continuato a propagarsi intorno alla Terra, completando il secondo giro sopra di noi in circa 36 ore.Assumendo un percorso di circa 40.000 Km, la velocità media è stata di circa 1111 Km/h, prossima a quella del suono al livello del mare si 1235 Km/h. La foto è del satellite giapponese Himawari-8 che mostra la nube eruttiva del 15 gennaio 2022 all’inizio del suo viaggio. Quant’è incredibile e imprevedibile la natura e quanto siamo presuntuosi e arroganti noi uomini quando pensiamo, con sciocca visione antropocentrica, di governarla.

E’ tutto, buona giornata.

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