Sicilia, passa la misura del secolo: “Portiamo gli affitti a 1 euro” | Prezzo bloccato a tempo indeterminato: firmato il decreto
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Sicilia, passa la misura del secolo: “Portiamo gli affitti a 1 euro” | Prezzo bloccato a tempo indeterminato: firmato il decreto

Sicilia – fonte pexels – sicilianews24.it

Con questa misura si può ‘svoltare’ per trovare casa.

In Sicilia, come nel resto d’Italia, gli affitti funzionano principalmente attraverso contratti regolarmente registrati che regolano il rapporto tra proprietario (locatore) e inquilino (conduttore). Il contratto può essere a canone libero (4+4 anni), a canone concordato (3+2 anni), oppure transitorio, usato per esigenze temporanee. Ogni formula ha specifici vantaggi fiscali e vincoli, ed è regolata dalla legge n. 431/1998.

Nelle principali città siciliane come Palermo, Catania e Messina, i prezzi variano molto a seconda della zona e dello stato dell’immobile. Nei centri storici o in prossimità delle università, la domanda è alta, soprattutto tra studenti e lavoratori fuori sede, e i contratti transitori sono molto diffusi. In aree più periferiche o meno servite, i canoni sono più contenuti.

La registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate è obbligatoria entro 30 giorni dalla firma e può avvenire online o tramite intermediario. Il mancato rispetto di questa norma comporta sanzioni per il locatore e la possibilità, per l’inquilino, di richiedere un canone agevolato.

In molte località turistiche siciliane, gli affitti brevi e stagionali sono molto comuni, specie in estate. Questi contratti seguono regole diverse e spesso sono gestiti tramite piattaforme online. In tali casi, i locatori devono rispettare norme regionali su comunicazione degli ospiti, tasse di soggiorno e autorizzazioni per l’attività ricettiva.

Case a 1 euro: una sorta di affitto permanente

Il progetto “Case a 1 euro”, nato in alcuni comuni italiani, mira a combattere lo spopolamento dei borghi e a dare nuova vita a territori dimenticati. Anche se si parla di vendita, questa iniziativa assomiglia molto a un affitto permanente, poiché l’acquisto simbolico è subordinato all’obbligo di ristrutturare l’immobile, con costi a carico dell’acquirente e vincoli che rendono l’investimento di lungo termine. Lo scopo è attirare residenti disposti a stabilirsi o a investire nei centri storici semiabbandonati.

I primi bandi hanno attirato poche adesioni, ma oggi l’interesse è in crescita. Questo approccio, accessibile economicamente, offre un’opportunità concreta a chi non riesce ad accedere al mercato immobiliare tradizionale. Per molti giovani o famiglie, impossibilitati a ottenere un mutuo, rappresenta una rara chance di avere una casa “di proprietà” con un impegno costante e duraturo nel tempo, proprio come in una forma di locazione stabile.

Casa – fonte pexels – sicilianews24.it

Con questa misura ti prendi casa a 1 euro

Oltre alla rinascita urbana, il progetto promuove anche nuove attività economiche. Riabitare questi borghi favorisce la nascita di servizi, strutture turistiche, B&B e perfino alberghi diffusi che coinvolgono più immobili. In questo modo, si crea un circolo virtuoso capace di dare lavoro, attrarre visitatori e mantenere vivi luoghi altrimenti destinati all’oblio.

“Case a 1 euro” è più di un’occasione immobiliare: è un patto a lungo termine tra chi cerca stabilità e comunità che cercano vita.

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