Sicilia, 15 milioni per la videosorveglianza urbana: via libera dal governo Schifani
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Sicilia, 15 milioni per la videosorveglianza urbana: via libera dal governo Schifani

Quindici milioni di euro per rafforzare la sicurezza urbana in Sicilia attraverso l’installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza. È questo l’investimento deciso dal governo regionale guidato da Renato Schifani, che ha dato il via libera all’avviso predisposto dall’assessorato alle Infrastrutture e alla mobilità. L’obiettivo è sostenere i Comuni siciliani con contributi fino a un massimo di 150 mila euro per progetto, in attuazione a quanto previsto dalla legge regionale di variazioni di bilancio approvata lo scorso agosto.

«La sicurezza urbana è una condizione essenziale per garantire qualità della vita e sviluppo economico», ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Con questo avviso sosteniamo i sindaci che ogni giorno si trovano in prima linea nella tutela dei cittadini, rafforzando il presidio di legalità nei territori e contribuendo a rendere le comunità più vivibili e attrattive».

Il ruolo dell’assessorato alle Infrastrutture

Ad illustrare i dettagli operativi è stato l’assessore alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, che ha sottolineato l’intento pragmatico dell’iniziativa. «Diamo rapida esecuzione alla norma – ha spiegato – e sosteniamo con pragmatismo i Comuni siciliani nella realizzazione di sistemi che consentano di controllare con più efficacia il territorio. Il governo Schifani è al fianco delle amministrazioni comunali e le supporta con risorse destinate alle loro specifiche esigenze, privilegiando le realtà ancora sguarnite o che non hanno beneficiato di finanziamenti analoghi».

Il bando stabilisce che potranno essere finanziati solo i progetti già cantierabili, ossia immediatamente realizzabili. Le istanze saranno accolte in ordine cronologico di presentazione, con priorità a quelle corredate di tutta la documentazione richiesta e rivolte a interventi in aree attualmente prive, in tutto o in parte, di sistemi di presidio e controllo. In subordine, verrà data precedenza ai Comuni che nel 2024 e 2025 non hanno ricevuto altri fondi per la videosorveglianza.

Un sostegno concreto ai Comuni

La misura rappresenta un importante sostegno per le amministrazioni locali, spesso costrette a fare i conti con bilanci ridotti che non consentono di affrontare spese consistenti in materia di sicurezza. L’intervento della Regione permette così di colmare lacune infrastrutturali e di rispondere a una crescente domanda di protezione da parte delle comunità. Le domande potranno essere presentate esclusivamente via posta elettronica certificata, all’indirizzo dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it
, a partire dal 15 settembre e non oltre il 15 ottobre. Una finestra temporale limitata che richiede tempestività e preparazione da parte dei Comuni interessati a non perdere l’opportunità di accedere ai fondi.

L’obbligo di rendicontazione

Per i progetti finanziati, i Comuni dovranno garantire la rendicontazione e il collaudo finale entro 12 mesi dal decreto di finanziamento. Un vincolo preciso che mira a garantire l’effettiva realizzazione degli impianti e ad evitare ritardi o utilizzi impropri delle risorse stanziate.

Il piano lanciato dal governo Schifani si inserisce in una strategia più ampia di rafforzamento delle condizioni di sicurezza e legalità nei territori siciliani. Videosorveglianza significa non solo deterrenza nei confronti di episodi criminosi, ma anche maggiore tutela del patrimonio pubblico e privato, oltre che supporto alle forze dell’ordine. Un passo in avanti che mira a rendere la Sicilia più sicura, moderna e attrattiva.

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