Sanità siciliana, parte la riforma: l’Odontoiatria entra nel nuovo equilibrio pubblico–privato
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Sanità siciliana, parte la riforma: l’Odontoiatria entra nel nuovo equilibrio pubblico–privato

La manifestazione regionale della Specialistica Accreditata si è conclusa con un risultato storico. Una partecipazione immensa e compatta – oltre ogni previsione – ha dato forza e credibilità a una battaglia che dura da anni: garantire ai cittadini siciliani un diritto alla salute non più rinviabile e ridare dignità alle strutture che, ogni giorno, erogano servizi fondamentali al posto di un sistema pubblico ormai al collasso.

Svolta politica senza precedenti

In una riunione riservata avvenuta all’ARS, i delegati delle 14 sigle dell’Intersindacale, tra cui SIOD e CROAT in rappresentanza dell’odontoiatria, sono stati ricevuti da un gruppo tecnico messo a disposizione dal Presidente della Regione Renato Schifani e dal Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno.

Al termine dell’incontro, è stato scritto e definito il testo di un emendamento che verrà portato domani stesso in Aula per la votazione.
Un risultato politico mai registrato prima per la Specialistica Accreditata e, soprattutto, per l’Odontoiatria convenzionata, tradizionalmente esclusa da ogni forma di riequilibrio finanziario.

Contenuto essenziale dell’emendamento (di rilevanza enorme per l’Odontoiatria)

L’emendamento introduce per la Sicilia un modello straordinario di riequilibrio dell’offerta sanitaria, con tre punti decisivi:
1. Dal 2026, parte delle risorse oggi bloccate nel pubblico potranno essere trasferite alle strutture private accreditate, incluse – finalmente – le strutture odontoiatriche, per garantire uniformità dei LEA e ridurre le liste d’attesa.
2. La Regione sarà obbligata a rilevare il fabbisogno reale di ogni branca, odontoiatria compresa, superando il sistema dei tetti fissi indipendenti dalla domanda assistenziale.
3. Monitoraggio semestrale dei risultati, con verifica dell’impatto finanziario e del miglioramento dei LEA, aprendo di fatto un meccanismo stabile di riconoscimento dell’attività realmente prestata anche dagli studi odontoiatrici accreditati.

Per la prima volta nella storia regionale, l’Odontoiatria entra a pieno titolo nel circuito delle politiche di riequilibrio: non più settore marginale, ma componente essenziale della rete dei servizi sanitari territoriali.

Il dato politico

L’assenza dell’associazione MEDEAC – pur rappresentando alcune strutture odontoiatriche – non ha inciso minimamente sul risultato raggiunto. La dimensione e la compattezza della mobilitazione hanno reso evidente che l’interlocuzione reale passa oggi attraverso un fronte unito, competente e credibile.

La politica regionale ha colto, finalmente, ciò che SIOD denuncia da anni: senza l’Odontoiatria convenzionata, la Sicilia non potrà mai garantire LEA reali ai cittadini.

Il ruolo decisivo del sodalizio CROAT–SIOD

All’interno delle 14 sigle, il lavoro congiunto di CROAT e SIOD ha consentito di portare la voce dell’odontoiatria a un livello istituzionale mai raggiunto prima. Un’azione costante, documentata e rigorosa, che oggi produce un primo risultato concreto e di portata storica.

Si apre un nuovo corso per l’Odontoiatria convenzionata in Sicilia. Un percorso che SIOD continuerà a guidare con determinazione, vigilando sull’iter dell’emendamento e sulla successiva applicazione, affinché questa non resti una promessa ma diventi un cambiamento strutturale e permanente.

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