Prysmian, il cablaggio delle reti base della transizione energetica
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Prysmian, il cablaggio delle reti base della transizione energetica

ROMA (ITALPRESS) – “Le infrastrutture di rete, le reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica sono imprescindibili per agevolare la transizione energetica e l’elettrificazione di impianti, semplicemente perchè le energie rinnovabili, che siano solari o eoliche, vanno generate e prodotte dove c’è sole e vento, per cui in luoghi necessariamente lontani dalle geografie del consumo”. Lo ha sottolineato in un’intervista all’Italpress Lorenzo Caruso, Vice President Communications & Public Affairs di Prysmian, azienda italiana specializzata nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni e di fibre ottiche: “Per esempio, in questo momento siamo impegnati nel cablaggio dei parchi eolici in fase di realizzazione nel Mare del Nord – ha aggiunto Caruso, raccontando delle ultime iniziative – Centinaia di turbine installate che vanno collegate alla costa nord della Germania per poi portare attraverso i corridoi elettrici tedeschi 4.000 km di nuove linee elettriche che forniscono energia rinnovabile in tutti i territori della Germania, sapendo bene che le zone più industrializzate e abitate della Germania non sono al nord”. La sostenibilità ambientale e la realizzazione e installazione di cavi per interconnettere territori e strutture vanno dunque di pari passo: “La rete è imprescindibile, perchè in sintesi consente di produrre energia dove è più economicamente vantaggioso e più sostenibile per l’ambiente – ha ricordato – Questi processi di transizione energetica ed elettrificazione sono globali, sono partiti da poco anche gli Usa sotto l’amministrazione Biden con l’obiettivo di installare impianti per energia eolica offshore, l’unica fonte di generazione di energie rinnovabili che ha equiparato i costi del fossile. Questo è il futuro, in particolare la costruzione di parchi eolici lontani dalla costa, in modo tale che non abbiano un impatto ambientale neanche dal punto di vista paesaggistico”. L’azienda, con sede a Milano, opera in tutto il mondo ed è titolare della flotta di navi posacavi più grande a livello internazionale: “La sfida è di portare energia rinnovabile sulla terra ferma e poi nelle case di ognuno, con navi che servono per posare questi cavi. Stiamo completando il cablaggio del primo grande parco eolico su larga scala degli Stati Uniti tra Rhode Island e Massachussets, fornirà energia pulita nel New England”, ha spiegato Caruso. “La domanda di mercato è talmente forte che a meno di un anno dal varo della nave posacavi più grande al mondo costruita per noi da Fincantieri, abbiamo dovuto affidare loro un nuovo appalto per la costruzione di una nuova nave. Il progetto – ha sottolineato Caruso – più avveniristico in questo momento al mondo è produrre energia solare nel deserto australiano con un cavo lungo 4.000 km e collegarlo fino a Singapore, levereggiando sullo spread tra i bassi costi del generare energia nel deserto australiano e i costi alti a Singapore. Con questo si finanziano le infrastrutture”.

– foto Italpress –

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