
“Posso pagare con i bancomat”? “No”: dal 1 agosto cambia tutto | Italiani senza parole
Bisogna evitare i rumors e la famosa vox populi, la legge sui pagamenti elettronici parla chiaro. Che cosa succede.
Il sistema dei pagamenti ha attraversato un’evoluzione straordinaria, adattandosi alle esigenze di una società in continua trasformazione. Partendo dalle rudimentali forme di baratto, siamo passati all’utilizzo di monete metalliche. Queste, coniate in metalli preziosi, hanno facilitato gli scambi, introducendo un sistema più standardizzato.
L’avvento delle banconote ha segnato un ulteriore passo avanti, offrendo una soluzione più pratica per transazioni di valore maggiore e riducendo il trasporto di metalli pesanti. Successivamente, strumenti come assegni e bonifici bancari hanno introdotto il concetto di trasferimento di denaro senza la necessità del contante fisico.
Con l’era digitale, le carte di credito e debito hanno rivoluzionato le abitudini di spesa, permettendo pagamenti rapidi e sicuri sia nei negozi fisici che online, riducendo ulteriormente la dipendenza dal contante. Questo ha aperto la strada a un’economia sempre più cashless.
Oggi, l’evoluzione non si ferma, con l’emergere di soluzioni di pagamento elettronico avanzate come PayPal, che semplificano le transazioni online, e le criptovalute come Bitcoin, che promettono un futuro decentralizzato e basato sulla tecnologia. Queste innovazioni stanno ridisegnando il panorama finanziario, offrendo nuove opportunità e sfide per consumatori e istituzioni.
Evasione fiscale e mondo cashless
L’evasione fiscale rappresenta un problema persistente per l’economia italiana. Secondo stime recenti, il divario fiscale rimane un ostacolo significativo. Gran parte dell’evasione si concentra su settori dove il contante è ancora largamente utilizzato, rendendo le transazioni meno tracciabili e più difficili da monitorare.
In questo contesto, la spinta verso una società cashless emerge come una potenziale soluzione strategica. L’aumento dei pagamenti elettronici rende ogni transazione digitale tracciabile, creando un flusso di dati che può essere incrociato e analizzato dalle agenzie fiscali. Questo accresce la trasparenza e riduce gli spazi per l’economia sommersa.
Non c’è legge che obbliga al contante
Recentemente, si sono diffuse voci riguardo a un presunto divieto di utilizzare bancomat o carte di credito, suggerendo che solo il contante sarebbe legalmente permesso. È fondamentale chiarire che non esiste alcuna normativa di questo tipo. Al contrario, l’obbligo per commercianti, professionisti e tabaccai di accettare pagamenti elettronici è stato introdotto nel 2012 e le sanzioni per chi rifiuta il POS sono operative dal 2022.
Le difficoltà riscontrate nei pagamenti elettronici non derivano da divieti legislativi, ma piuttosto da problemi pratici. Malfunzionamenti dei terminali POS, PIN dimenticati, oppure app bancarie non aggiornate possono effettivamente impedire la transazione digitale. In queste situazioni, il ricorso al contante diventa una possibilità dettata da impedimenti tecnici.
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