Il vero cous cous lo mangiate solo a Trapani: in nessun’altra città di Italia lo sanno preparare
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Il vero cous cous lo mangiate solo a Trapani: in nessun’altra città di Italia lo sanno preparare

Cous cous, un viaggio tra storia e sapori mediterranei, le radici del piattoe dove mangiare il più buono: cottura e abbinamenti

Il cous cous è uno dei piatti simbolo dell’incontro tra culture diverse che caratterizza il Mediterraneo. Le sue origini risalgono al Nord Africa, dove i popoli berberi lo hanno sviluppato come metodo per conservare i cereali. Inizialmente era un alimento semplice, pensato per durare a lungo e per essere facilmente trasportabile durante i viaggi via terra o via mare. La semplicità della sua preparazione ha permesso al cous cous di diffondersi rapidamente nel bacino del Mediterraneo.

Geograficamente, le origini del cous cous si collocano nell’Africa subsahariana e lungo le coste del Maghreb. Le prime testimonianze scritte risalgono almeno al VII secolo d.C., ma probabilmente l’uso di questo alimento era già consolidato da tempo. Il cous cous nasceva dalla necessità di conservare la semola di grano duro in un formato versatile, capace di sostenere lunghi viaggi e di essere cucinato facilmente.

La preparazione tradizionale comincia con la semola di grano duro, che viene mescolata con acqua e un pizzico di sale. L’impasto viene lavorato a mano fino a formare piccole sfere, i granelli di cous cous. Questo procedimento richiede abilità e pazienza, perché la consistenza deve essere uniforme per garantire una cottura ottimale. Una volta formati, i granelli vengono essiccati al sole, così da poter essere conservati per lungo tempo.

La cottura del cous cous avviene tradizionalmente a vapore. I granelli vengono posti sopra una pentola che contiene uno stufato di carne, verdure o pesce, in modo che assorbano sapore e aroma. Questa tecnica consente al cous cous di mantenere la sua leggerezza e al contempo di arricchirsi dei profumi del condimento sottostante. La cottura a vapore resta una delle caratteristiche distintive di questo piatto rispetto ad altri cereali simili.

L’arrivo in Sicilia

In Sicilia il cous cous è arrivato grazie agli arabi, che portarono con sé ricette e tradizioni culinarie dal Nord Africa. La regione ha accolto l’alimento e lo ha adattato ai prodotti locali, creando una variante unica che oggi è considerata una specialità regionale. La città di Trapani è diventata il cuore della tradizione siciliana del cous cous, dove ogni famiglia ha la propria ricetta e ogni ristorante mette in evidenza le caratteristiche del territorio.

Il cous cous alla trapanese si distingue per l’uso del pesce locale e per la preparazione che integra i sapori del mare con quelli delle spezie. Viene servito con un brodo di pesce saporito che include scorfano, cernia, gamberi e altri ingredienti freschi. L’unione dei granelli di semola con il brodo ricco e aromatico dà vita a un piatto dal gusto intenso e avvolgente, capace di esaltare la delicatezza del cous cous stesso.

Cous cous trapanese – fonte social – Sicilianews24.it

Spezie e ingredienti locali

Il piatto è completato da pomodori freschi, cipolla e spezie come lo zafferano, che conferisce colore e profumo, e il prezzemolo, che aggiunge freschezza. La combinazione di ingredienti locali con una tecnica antica rende il cous cous alla trapanese un esempio perfetto di cucina mediterranea, in cui tradizione e innovazione convivono armoniosamente.

Oggi il cous cous alla trapanese non è solo un piatto, ma un simbolo della cultura siciliana e del Mediterraneo. Rappresenta l’incontro di tradizioni, la capacità di adattamento dei popoli e l’arte di trasformare ingredienti semplici in un pasto ricco di storia e sapore. Ogni porzione racconta un viaggio lungo secoli, dalle campagne del Nord Africa alle tavole siciliane, celebrando un patrimonio culinario unico e condiviso.

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