
Bollo auto, “Chi ha immatricolato l’auto quest’anno non lo paga”: non cacciate più un euro da oggi
Esenzioni bollo auto, ecco chi non deve pagare la tassa di circolazione, controlla se rientri in questa categoria
Il bollo auto resta una delle tasse più odiate dagli automobilisti italiani, ma non tutti sono obbligati a versarlo. Esistono infatti diverse categorie di veicoli e di cittadini che possono beneficiare di agevolazioni o esenzioni totali. Le regole cambiano a seconda della tipologia di auto e della Regione di residenza, ma ci sono alcuni principi comuni che vale la pena approfondire.
Una delle agevolazioni più importanti è quella legata alla legge 104, che tutela le persone con disabilità e i loro familiari. L’esenzione si applica non solo se il veicolo è intestato al disabile, ma anche quando è intestato a un familiare che lo ha fiscalmente a carico. In questo caso, la norma consente l’esenzione dal pagamento del bollo per una sola vettura, scelta dall’interessato. Restano però dei limiti precisi legati alla cilindrata e alla potenza del veicolo: fino a 2000 cc per motori a benzina o ibridi, 2800 cc per i diesel e 150 kW per le auto elettriche.
Un’altra categoria esente riguarda le auto storiche. Per i veicoli con oltre 30 anni di età, il bollo non è più dovuto in forma ordinaria. In questo caso, se la vettura non circola su strada, non è richiesto alcun pagamento; se invece viene utilizzata, è prevista una tassa di circolazione forfettaria molto ridotta, pari a circa 25 euro l’anno. Diverso il discorso per le auto con almeno 20 anni di anzianità ma in possesso di un certificato di rilevanza storica: in questo caso si applica una riduzione del 50% sul bollo.
Per incentivare la diffusione della mobilità elettrica, molte Regioni italiane hanno introdotto esenzioni molto vantaggiose. In generale, le auto elettriche non pagano il bollo per i primi cinque anni dall’immatricolazione. Alla scadenza di questo periodo, in molte aree l’importo si riduce al 25% della tariffa ordinaria. Alcune Regioni, come la Lombardia e il Piemonte, hanno scelto invece di rendere l’esenzione permanente, trasformandola in un forte incentivo per chi sceglie una vettura a zero emissioni.
Auto ibride: agevolazioni a macchia di leopardo
Le agevolazioni per le auto ibride variano sensibilmente da Regione a Regione. In alcune aree, come il Lazio, è prevista l’esenzione dal bollo per tre anni, mentre in Piemonte il periodo sale a cinque. In Lombardia, invece, si applica uno sconto triennale o quinquennale a seconda della potenza del veicolo e delle modalità di acquisto. In altre Regioni, come l’Emilia-Romagna, l’esenzione non è prevista. Questa disomogeneità rende indispensabile controllare la normativa locale prima di acquistare un’auto ibrida contando su uno sgravio fiscale.
Accanto ai privati cittadini, anche alcune categorie particolari di enti possono beneficiare dell’esenzione dal bollo auto. Tra queste rientrano le associazioni senza scopo di lucro che utilizzano i veicoli per attività sociali e assistenziali. Sono previsti vantaggi anche per i mezzi in dotazione ai corpi di rappresentanza dello Stato e per i veicoli destinati a interventi di emergenza, come quelli della Croce Rossa o della Protezione civile.
Bollo auto – fonte social – Sicilianews24.it
Esenzioni automatiche e riduzioni temporali
Non tutte le esenzioni richiedono una domanda specifica da parte dell’interessato. Nel caso delle auto storiche con oltre 30 anni, l’esenzione è automatica. Per le auto elettriche o ibride, invece, spesso è necessario comunicare i dati del veicolo alla Regione per ottenere la riduzione. Va inoltre ricordato che, per il superbollo, l’importo diminuisce progressivamente con l’età del mezzo: dopo cinque anni si riduce al 60%, dopo dieci al 30% e dopo quindici al 15%, fino a scomparire dopo vent’anni.
Il quadro delle esenzioni non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Ogni Regione stabilisce le proprie regole, con benefici più o meno generosi. È quindi fondamentale consultare i siti istituzionali della propria Regione o dell’ACI per ottenere informazioni aggiornate. Questa frammentazione normativa può creare confusione, ma offre anche la possibilità di scelte più consapevoli per chi intende acquistare un nuovo veicolo.
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