
Autovelox, “Multa di 28.000 per tutti coloro che passano per questa autostrada”: fate le strade interne, conviene
Autovelox (Pixabay) Sicilianews24
Occorre fare molta attenzione alla guida e rispettare i limiti di velocità anche per non incappare in spiacevoli sanzioni.
I primi rudimentali misuratori di velocità, gli antesignani degli attuali autovelox, videro la luce a metà degli anni ’50. All’inizio utilizzava due strisce di gomma sensibili alla pressione, collegate a un cronometro che calcolava il tempo impiegato per percorrere la distanza tra le due, offrendo un sistema affidabile per rilevare la velocità.
Inizialmente concepiti per migliorare le prestazioni in gara, questi strumenti furono rapidamente riconosciuti per il loro potenziale nella sicurezza stradale. Dalle semplici strisce di gomma si passò a tecnologie più avanzate. Negli anni ’70 si diffusero i misuratori di velocità a tecnologia radar, che rappresentarono un significativo passo avanti nella precisione.
Con l’avvento dell’era digitale, gli autovelox hanno subito un’ulteriore evoluzione. I sistemi basati su raggi laser hanno sostituito i radar in molti contesti, offrendo una maggiore precisione nel calcolo della velocità e nella cattura di immagini nitide. Questi dispositivi sono diventati sempre più automatizzati.
Oggi, l’evoluzione degli autovelox è legata a doppio filo all’intelligenza artificiale. In molti paesi sono in fase di sperimentazione nuove generazioni di autovelox capaci di adattare i limiti di velocità in tempo reale in base a condizioni meteo, traffico o lavori in corso.
Omologazione-taratura e ricorsi
Gli autovelox, per essere validi, devono essere sia omologati che tarati. L’omologazione è un processo tecnico-amministrativo che garantisce che il prototipo dell’apparecchiatura sia conforme a tutte le prescrizioni normative e possa essere prodotto in serie. La taratura è un controllo periodico che assicura il corretto funzionamento e la precisione del singolo dispositiv.
Recentemente, la Corte di Cassazione ha rafforzato l’obbligo di omologazione, stabilendo che un autovelox “solo approvato” ma non “omologato” non può legittimamente rilevare infrazioni. Se si riceve una multa e ci sono dubbi sulla validità dell’autovelox, è possibile fare ricorso.
Autovelox (Pixabay) Sicilianews24
Autovelox e multe da record
Un vigilante di Nizza Monferrato si è trovato di fronte a una situazione incredibile: una richiesta di pagamento di oltre 28.000 euro in multe per eccesso di velocità. Le infrazioni sono state accumulate in soli sei mesi, mentre si recava al lavoro in un supermercato di Tortona. Un autovelox posizionato strategicamente descritto come “nascosto” dietro una curva.
L’uomo aveva ricevuto solo qualche sanzione minore per lievi superamenti del limite. Tuttavia, alla fine dell’anno ha scoperto il pacchetto completo: centinaia di multe da pagare tutte insieme. Il caso solleva interrogativi sulla trasparenza e l’efficacia della segnaletica degli autovelox.
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