Assegno di inclusione, arrivato l’aumento che tutti stavano aspettando: “Vi diamo 670 euro in più”
Governo Meloni e la riforma dell’Assegno di inclusione: un aiuto senza interruzioni per oltre 750 mila famiglie
Il Governo Meloni è pronto a introdurre una modifica significativa all’Assegno di inclusione, il principale strumento di sostegno economico destinato alle famiglie più fragili. La novità più rilevante riguarda l’eliminazione del cosiddetto “mese di sospensione” tra una fase e l’altra dell’erogazione. Questa misura, che dovrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2026, punta a garantire un flusso continuo del beneficio, assicurando maggiore stabilità economica ai nuclei che ne usufruiscono. In termini concreti, la cancellazione del mese di stop comporterebbe un incremento medio di 670 euro annui per ciascun beneficiario, una cifra che per molte famiglie
L’abolizione del mese di pausa è una modifica attesa da tempo, poiché l’attuale meccanismo prevede un’interruzione obbligatoria tra la fine del primo periodo di erogazione, della durata di diciotto mesi, e l’avvio del rinnovo per ulteriori dodici mesi. Questo passaggio ha spesso creato disagi e incertezze, soprattutto per chi vive situazioni di povertà o precarietà lavorativa. Con la nuova impostazione, oltre 750 mila nuclei familiari potranno contare su un sostegno economico ininterrotto, riducendo così il rischio di difficoltà temporanee legate ai tempi di rinnovo.
Parallelamente alla riforma annunciata, l’Inps ha chiarito le modalità operative per il rinnovo dell’Assegno di inclusione. Nel messaggio n. 3048 del 14 ottobre 2025, l’Istituto ha ribadito l’obbligo per i beneficiari di accedere nuovamente al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl), passaggio necessario per definire il nuovo percorso di inclusione sociale e lavorativa. Se la composizione del nucleo familiare non è cambiata, non sarà necessario aggiornare il Patto di attivazione digitale (Pad), semplificando così le pratiche amministrative e riducendo i tempi di attesa.
Il primo incontro con i Servizi Sociali resta un momento chiave del processo di rinnovo, poiché serve a verificare e confermare i percorsi di inclusione già avviati. In caso di ulteriori appuntamenti, le famiglie avranno a disposizione 90 giorni per presentarsi, garantendo la continuità del percorso. I Servizi Sociali, in questa fase, aggiornano la valutazione multidimensionale dei componenti del nucleo e ridefiniscono gli impegni previsti nei Patti di inclusione, assicurando che restino coerenti con i bisogni reali delle famiglie.
Percorsi di inclusione e obblighi lavorativi
Per i beneficiari coinvolti in un percorso di attivazione lavorativa presso i Centri per l’impiego, gli obblighi restano più stringenti. Entro 60 giorni è necessario sottoscrivere il Patto di attivazione digitale individuale (Padi), se non già firmato, e successivamente procedere con la sottoscrizione o l’aggiornamento del Patto di servizio personalizzato (Psp). In caso di attività già in corso, la scadenza può essere prorogata a 90 giorni, purché sia stata completata la valutazione dei Servizi Sociali.
L’Assegno di inclusione è stato introdotto dal Decreto Lavoro del 2023 come misura sostitutiva del Reddito di cittadinanza. È operativo dal gennaio 2024 e si rivolge alle famiglie in condizioni di disagio economico che comprendono almeno un componente “fragile”: minori, over 60, disabili o persone seguite dai servizi sociali. L’importo varia in base alla composizione familiare e al reddito, con un valore medio compreso tra 480 e 700 euro mensili.
Assegno di inclusione – fonte pexels – Sicilianews24.it
Requisiti e limiti economici per accedere al beneficio
Possono richiedere l’Assegno i cittadini italiani, europei o di Paesi terzi con permesso di soggiorno di lungo periodo, residenti in Italia da almeno cinque anni. Dal punto di vista economico, l’Isee non deve superare 10.140 euro annui, mentre il patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) non può eccedere i 30 mila euro. Il reddito familiare annuo deve restare sotto i 6.500 euro, soglia che cresce per famiglie con disabili o over 67. Anche il patrimonio mobiliare è soggetto a limiti, variabili in base alla composizione del nucleo.
Con l’abolizione del mese di sospensione, il Governo punta a rafforzare la continuità del sostegno economico e a ridurre le disuguaglianze che ancora colpiscono le fasce più deboli. La riforma rappresenta un segnale di attenzione verso chi vive in condizioni di vulnerabilità, garantendo una maggiore sicurezza economica e sociale. Se approvata nella prossima Legge di Bilancio 2026, la misura potrebbe segnare una svolta importante nel sistema di welfare italiano, rendendolo più equo, stabile e vicino ai bisogni reali delle famiglie.
L’articolo Assegno di inclusione, arrivato l’aumento che tutti stavano aspettando: “Vi diamo 670 euro in più” sembra essere il primo su Sicilianews24.it.
Potrebbe anche piacerti
San Valentino a Taormina Sicilia
12 Gennaio 2022
Riserve naturali e parchi della Sicilia
5 Febbraio 2021