
Addio a Giorgio Armani, Maestro d’eleganza: il legame con Pantelleria
La notizia della morte di Giorgio Armani, avvenuta giovedì 4 settembre a 91 anni nella sua casa di Milano, ha scosso profondamente il mondo della moda e della cultura italiana. La sua scomparsa arriva a pochi giorni dall’inizio della Paris Fashion Week, un appuntamento che per decenni lo ha visto protagonista assoluto e innovatore capace di riscrivere i codici dell’eleganza contemporanea.
Il legame con Pantelleria
Pantelleria, l’isola nera sospesa tra Sicilia e Africa, è stata per oltre 40 anni il rifugio più intimo dello stilista. Cittadino onorario, Armani ha intrecciato la sua storia personale con quella dell’isola, restituendo con generosità affetto e sostegno attraverso iniziative concrete di tutela del territorio.
All’inizio, il rapporto con l’isola non fu immediato: negli anni ’70 Armani raccontava di aver percepito Pantelleria come ostile, priva di spiagge dorate e vegetazione rigogliosa. Ma proprio quella durezza primordiale lo conquistò, offrendogli un contatto autentico con una natura selvaggia e incontaminata.
Nella sua villa a Cala Gadir, composta da sette dammusi immersi tra duecento palme, Armani aveva ricreato un dialogo silenzioso con il paesaggio: linee essenziali, pietra lavica e pareti bianche luminose che rispettavano l’ambiente senza mai sovrastarlo. Per i Panteschi, Armani non era soltanto un ospite illustre, ma parte integrante della comunità.
Il cordoglio della comunità
L’Amministrazione e il Consiglio comunale di Pantelleria hanno espresso il loro dolore con parole cariche di commozione: “Con lui se ne va non solo il più grande interprete dell’eleganza italiana nel mondo, ma anche un amico sincero della nostra isola”. Il ricordo corre alle sue passeggiate estive sul lungomare e alla sua presenza discreta, ma sempre percepita con vicinanza e affetto. Pantelleria, l’isola che ha tanto amato, conserverà per sempre l’impronta del suo stile e del suo cuore.
La camera ardente e i funerali
Per chi vorrà rendergli omaggio, la famiglia ha annunciato che la camera ardente sarà allestita presso l’Armani/Teatro in via Bergognone 59, a Milano, sabato 6 e domenica 7 settembre, dalle 9 alle 18. I funerali, invece, si svolgeranno in forma privata, secondo l’esplicita volontà dello stilista. Con Armani non se ne va soltanto un’icona della moda, ma una voce che ha saputo tradurre la sobrietà e la misura in linguaggio universale di bellezza. Generazioni di creativi e appassionati continueranno a ispirarsi alla sua opera, che resta viva nei valori di discrezione ed essenzialità che lo hanno reso unico.
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