“Progetto EsserCi”. Dopo Gela, apre le porte anche lo sportello di ascolto di Niscemi
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“Progetto EsserCi”. Dopo Gela, apre le porte anche lo sportello di ascolto di Niscemi

Entrano nel vivo anche a Niscemi le attività di “EsserCi”, progetto selezionato dall’Impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un intervento che, per 42 mesi, interverrà con azioni concrete nella zona a sud di Caltanissetta, in modo particolare nei Comuni di Gela, Niscemi, Mazzarino e Riesi.

Una volta alla settimana, ma anche a richiesta negli altri giorni, sarà possibile rivolgersi a un’equipe multidisciplinare pronta ad ascoltare e prendere eventualmente in carico i minori e gli adolescenti di età compresa tra i 10 e i 18 anni.

Si va, quindi, sempre più strutturando il percorso di attenzione e cura degli adolescenti al quale contribuiranno i partner di “EsserCi”: i Comuni di Gela, Niscemi, Mazzarino e Riesi, le scuole del comprensorio, l’associazione “I Girasoli Onlus”, il Centro di Educazione Ambientale, l’Istituto per la Ricerca Sociale.

Per entrare in contatto con gli operatori del progetto, richiedendo un incontro, si può chiamare il cell. 352.0885431 oppure scrivere all’e-mail progettoesserci25@gmail.com.

Una delle tappe del progetto che procede a ritmi serrati attraverso diverse azioni.

Una è l’analisi territoriale che verrà presentata alle 10 di lunedì 1 dicembre, in occasione del primo seminario tematico del progetto, nei locali del Centro socio-culturale ARCI Le Nuvole, in via Maurizio Ascoli n.30, a Gela.

Un lavoro di analisi, coordinato dalla dott.ssa Aurora Morreale, psicologa e psicoterapeuta, che lo presenterà lunedì prossimo illustrando come lo studio sia stato finalizzato ad analizzare e comprendere, in modo efficace e standardizzato, alcune informazioni relative al benessere psicologico e relazionale del campione di adolescenti che vivono nei Comuni interessati.

“Dialogare per un futuro con più speranza” il tema dell’intervento del dott. Raffaele Barone, direttore del Dsm Caltagirone-Palagonia dell’Asp di Catania, insieme al quale si discuteranno i risultati dello studio.

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