Truffa ai danni di un’anziana a Catania: due donne arrestate
Su disposizione della Procura distrettuale di Catania, la Polizia di Stato – Squadra Mobile di Catania ha eseguito, nella prima mattinata odierna, un’ordinanza cautelare nei confronti di due donne, una classe 1960 sottoposta alla custodia in carcere e l’altra classe 1971 agli arresti domiciliari. L’operazione segue le indagini coordinate dalla Procura, che hanno evidenziato gravi elementi indiziari per i reati di circonvenzione di incapace e tentata appropriazione indebita, entrambi aggravati.
L’indagine
Le indagini sono state avviate a seguito della segnalazione di un istituto bancario locale riguardante una facoltosa anziana senza figli né parenti vicini, sospettata di essere vittima di circonvenzione. La vittima, 85 anni, sarebbe stata manipolata e isolata dalle due donne, tra cui una fioraia 65enne vicina di casa, coadiuvata dalla figlia, che avrebbe assunto un ruolo chiave nel controllo della vittima.
Le investigazioni hanno permesso di documentare le fasi più importanti del presunto piano criminoso, finalizzato ad appropriarsi di un patrimonio stimato in circa 3 milioni di euro. Le indagate avrebbero isolato l’anziana, impedendole contatti telefonici o congiunture con estranei e addirittura bloccandole la corrispondenza.
Coinvolgimento di professionisti
Per realizzare il progetto criminale, le indagate avrebbero coinvolto professionisti e tecnici, tra cui un avvocato 54enne e un consulente finanziario, entrambi indagati. La segretaria di uno studio notarile locale avrebbe suggerito modalità per perfezionare atti illeciti, come procure speciali e il trasferimento di proprietà a prezzo inferiore, oltre a modifiche testamentarie a favore delle indagate.
Inoltre, emergerebbe una presunta elargizione di denaro della 65enne alla collaboratrice dello studio notarile per remunerare l’attività illecita. Recentemente, la fioraia si sarebbe anche adoperata per ottenere un certificato medico falso sulla capacità di intendere e volere dell’anziana.
Sequestri e misure cautelari
Durante le indagini sono state eseguite perquisizioni negli studi del legale e del notaio coinvolti, con sequestro di beni mobili e immobili della vittima, escluso l’appartamento in cui risiede. Tra gli immobili sequestrati vi è un garage già trasferito a prezzo inferiore alla fioraia.
Alla vittima è stato nominato un curatore per garantirle assistenza e tutela durante l’iter giudiziario. L’operazione mette in luce la complessità delle truffe ai danni di persone vulnerabili e l’importanza della collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e operatori finanziari per prevenire e reprimere tali reati. Le indagini proseguono per chiarire il ruolo di tutti i professionisti coinvolti e garantire il pieno recupero dei beni della vittima.
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