Dieta, “Non dovete berlo mai”: rovina tutti i vostri sforzi | Potete anche mangiare benissimo, non perdete un kg così
Bevande e fame, come lo zucchero influenza l’appetito: i meccanismi della fame indotta dai cibi
Sapete che alcuni alimenti hanno il potere di stimolare l’appetito? Questo fenomeno non è casuale: il nostro corpo reagisce a determinati cibi attraverso meccanismi fisiologici e neurochimici che influenzano il senso di fame. Le bevande zuccherate, onnipresenti nelle diete moderne, rientrano tra questi alimenti, capaci di alterare la percezione della sazietà e di spingere a consumare calorie in eccesso.
Gli alimenti che stimolano l’appetito agiscono principalmente in due modi. Da un lato, attivano i circuiti di ricompensa cerebrale, legati al piacere e alla gratificazione, generando desiderio di assumere nuovamente lo stesso cibo. Dall’altro, provocano picchi glicemici che portano a cali repentini della glicemia, spingendo l’organismo a richiedere nuove calorie, spesso sotto forma di zuccheri semplici.
Avere sempre fame può essere un segnale di iperinsulinemia, condizione caratterizzata da livelli cronici di insulina elevati nel sangue. L’insulina favorisce lo stoccaggio del glucosio in eccesso sotto forma di grasso e può interferire con la comunicazione tra gli ormoni della fame e quelli della sazietà. In particolare, la grelina stimola l’appetito, mentre la leptina, che segnala sazietà, non riesce a trasmettere correttamente il messaggio al cervello.
Le bevande zuccherate, dalle bibite ai succhi fino ai caffè aromatizzati, contengono zuccheri aggiunti sotto forma di saccarosio o sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Questi zuccheri forniscono calorie concentrate con scarso valore nutrizionale e non attivano adeguatamente i meccanismi di sazietà. Di conseguenza, chi le consuma tende a ingerire più calorie del necessario, contribuendo all’aumento di peso.
Effetto sulla regolazione della sazietà
A differenza degli zuccheri naturalmente presenti nella frutta e nella verdura, quelli contenuti nelle bevande zuccherate non rallentano la fame. Dopo il consumo, il cervello non riceve il segnale di sazietà, e l’individuo può continuare a desiderare cibi dolci o calorici. Questo ciclo favorisce un consumo continuo e difficilmente controllabile di calorie vuote.
Oltre a stimolare la fame, le bevande zuccherate possono influenzare il metabolismo. L’eccesso di fruttosio, ad esempio, viene trasformato in grasso nel fegato, contribuendo alla formazione di tessuto adiposo e all’aumento del rischio di insulino-resistenza. Questo crea un circolo vizioso: più zuccheri si assumono, più aumenta l’appetito e la predisposizione all’accumulo di grasso.
Bibite gassate e zuccherine – fonte pexels – Sicilianews24.it
Stabilità glicemica e controllo del peso
Mantenere livelli stabili di glicemia è fondamentale per controllare l’appetito. Alimenti che rilasciano zuccheri lentamente, ricchi di fibre e proteine, favoriscono il senso di sazietà e riducono i picchi insulinici. Limitare le bevande zuccherate è un passo essenziale per interrompere il ciclo della fame indotta dallo zucchero e favorire il controllo del peso corporeo.
Comprendere il legame tra bevande zuccherate, insulina e appetito è cruciale per chi vuole gestire il peso in modo efficace. Sostituire le bevande zuccherate con acqua, tisane o bevande non dolcificate può aiutare a stabilizzare la glicemia, ridurre i picchi di fame e prevenire l’accumulo di grasso. In questo modo, non solo si migliora la salute metabolica, ma si promuove anche un’alimentazione più equilibrata e consapevole.
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