
Palermo in marcia per la Palestina: “Buon vento” alla Global Sumud Flotilla
Una folla in corteo per le vie della città in attesa della partenza delle navi umanitarie verso Gaza
“Buon vento»”. È l’augurio laico di chi prende il mare, ma a Palermo è diventato lo slogan che ha accompagnato il corteo di ieri pomeriggio in sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione civile che si prepara a salpare con aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Le barche, inizialmente attese in partenza il 4 settembre, hanno rinviato la traversata a domenica 7. Ma la mobilitazione non si è fermata: un fiume di persone ha invaso le strade della città, trasformando l’attesa in un momento di forte partecipazione e solidarietà civile.
Dal cuore di Palermo al mare
Il corteo, promosso dall’equipaggio di terra palermitano e dal presidio permanente solidale con la Palestina alla Cala, è partito da Piazza Bologni per attraversare corso Vittorio Emanuele fino al porto turistico. Una “passeggiata rumorosa” animata da cori, tamburi e striscioni, tra cui un grande lenzuolo con i colori della Palestina. Al grido di «Free free Palestine», i manifestanti hanno voluto accompagnare simbolicamente chi, nei prossimi giorni, affronterà il mare per portare centinaia di tonnellate di aiuti umanitari nella Striscia assediata.
“Dobbiamo essere la loro cintura di protezione”, hanno dichiarato gli organizzatori, in risposta alle parole del premier israeliano Netanyahu, che ha definito “terroristi” i volontari della missione. “Non c’è differenza tra equipaggio di mare e di terra: tutti contribuiamo alla missione. Le mobilitazioni di questi giorni sono decisive per tenere alta l’attenzione sulla Palestina e sulla Global Sumud Flotilla”, ha affermato Maria Elena Delia, portavoce del Global Movement to Gaza e membro del comitato direttivo della Flotilla.
Una mobilitazione trasversale
Accanto ai movimenti per la Palestina e ai centri sociali, hanno sfilato associazioni, sindacati, esponenti politici e semplici cittadini, con una partecipazione sorprendentemente ampia e variegata. Un sentimento condiviso da molti, che hanno percepito un’energia nuova e una coralità simile a quella che aveva animato la piazza di Catania pochi giorni prima.
Il corteo si è svolto nel giorno dedicato a Santa Rosalia, patrona di Palermo. Non sono mancati striscioni che invocavano la sua protezione: “Santa Rosalia libera tu la Palestina”. Presente anche l’arcivescovo Corrado Lorefice, mentre alcuni hanno notato l’assenza delle istituzioni cittadine, ricordando che a Genova la sindaca aveva sfilato accanto ai manifestanti.
Mentre i volontari in Sicilia partecipano ai training di resistenza non violenta, per prepararsi a fronteggiare le pressioni senza ricorrere alla forza, Palermo ha scelto di esserci da terra. Un messaggio forte e chiaro, che mette la Sicilia sotto i riflettori internazionali della Global Sumud Flotilla: un segnale che sa di punto di non ritorno, oltre il quale non si vuole più restare a guardare.
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