
ACOP Sicilia “Nessun accordo tra sanità privata accreditata e Assessorato Salute, serve reale ascolto”
“Sanità privata accreditata: rottura senza precedenti tra ACOP Sicilia e Assessorato alla Salute. Per la prima volta nella storia delle relazioni istituzionali tra le strutture sanitarie accreditate e l’Assessorato regionale alla Salute, il confronto si interrompe senza alcun accordo”. Lo afferma in una nota ACOP Sicilia sottolineando come si tratti di “un fatto senza precedenti, che segna una frattura nel delicato equilibrio tra programmazione pubblica e partecipazione degli attori privati del sistema sanitario convenzionato siciliano”.
L’Associazione Coordinamento Ospedalità Privata (ACOP) Sicilia esprime “profondo rammarico e netto dissenso rispetto alla proposta di determinazione dell’aggregato di spesa contenuta nella nota assessoriale del 26 giugno 2025 (prot. n. 3236/GAB), ritenuta lacunosa nei contenuti, metodologicamente debole e in contrasto con la precedente linea strategica. Pur riconoscendo la disponibilità personale dell’Assessora, dottorosessa Daniela Faraoni, ACOP Sicilia non può accettare una proposta che, oltre a disattendere le osservazioni espresse, ignora le complessità e le specificità territoriali su cui si regge la rete assistenziale regionale”.
“Non era mai accaduto prima – e ciò è già di per sé un segnale gravissimo – che una fase negoziale su un atto così delicato si concludesse con un nulla di fatto”, dichiara il Presidente regionale Carmelo Tropea. “Se approvata nella sua attuale formulazione, questa proposta rischia di innescare una crisi sistemica, con effetti dirompenti sulla qualità dell’assistenza ai cittadini e sull’occupazione con le conseguenti ripercussioni sul versante socioeconomico dei territori in cui operano le strutture associate”. ACOP Sicilia ha formalizzato le proprie osservazioni tecniche in “un estremo tentativo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni su un punto di svolta, le cui ricadute potrebbero risultare imponderabili per il futuro della sanità siciliana. La proposta, nella sua attuale configurazione, colpisce duramente le imprese guidate da imprenditori locali, che da sole assicurano circa un terzo dell’intera risposta assistenziale della Regione. Un attacco frontale a un pilastro indispensabile del sistema, che ne comprometterebbe l’equilibrio e la sostenibilità. In una fase storica in cui il sistema sanitario regionale è già provato da carenze strutturali, rigidità finanziarie e liste d’attesa interminabili che alimentano una crescente domanda di prestazioni, escludere di fatto dalla pianificazione sanitaria coloro che operano quotidianamente al fianco dei cittadini appare del tutto incomprensibile. ACOP ribadisce, dunque, la propria ferma volontà di tornare a un tavolo negoziale, a condizione che si ristabilisca un metodo trasparente, si sgomberi il campo da ogni potenziale sospetto di pregiudizio, e che si riparta da un reale ascolto, da una partecipazione competente e da una visione strategica condivisa che – conclude Tropea – ponga al centro, esclusivamente, il bisogno di cura dei nostri cittadini”.
– foto IPA Agency –
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