
“Agente, ho buttato il rifiuto nell’umido”: 2 anni di reclusione e 260mila euro di multa | Passata la ‘legge’ durissima
Occorre fare massima attenzione anche quando si gettano i rifiuti, la sanzione può essere imprevista e salatissima.
La raccolta differenziata è un gesto quotidiano di fondamentale importanza per la salvaguardia del nostro pianeta. Separando i rifiuti in base al materiale di cui sono composti, è permesso così il riciclo e il riutilizzo. Questo processo riduce drasticamente la quantità di rifiuti destinati alle discariche e agli inceneritori.
Il riciclo consente di recuperare preziose materie prime, evitando l’estrazione e la lavorazione di nuove risorse naturali. Ad esempio, riciclare il vetro permette di risparmiare energia sufficiente ad alimentare una lampadina per ore, mentre dalla plastica riciclata si possono ottenere nuovi oggetti o fibre tessili.
La raccolta differenziata favorisce un’economia più circolare. Il settore del riciclo e del recupero dei materiali è in costante crescita, creando nuovi posti di lavoro e stimolando l’innovazione. Contribuisce a una gestione più efficiente delle risorse e a un risparmio economico generale, riducendo i costi di produzione e smaltimento.
Differenziare i rifiuti è un atto di responsabilità ambientale e sociale. È un impegno concreto che ognuno di noi può assumere per tutelare la salute del pianeta, preservare le risorse naturali per le generazioni future e promuovere uno sviluppo più sostenibile.
Cosa sono i rifiuti speciali
I rifiuti speciali provengono da attività produttive come industrie, artigianato, commercio, agricoltura e sanità. Possono includere materiali molto diversi, dai calcinacci edili agli scarti di lavorazione industriale, dai veicoli fuori uso ai fanghi di depurazione. La loro gestione è complessa e richiede procedure specifiche, spesso a carico di aziende specializzate.
Tra i rifiuti speciali si distinguono i rifiuti pericolosi, che contengono sostanze nocive per la salute umana e l’ambiente. Questi possono essere tossici, infiammabili, corrosivi, esplosivi, o presentare altre caratteristiche di rischio. Esempi includono amianto, oli esausti, solventi chimici, batterie, farmaci scaduti e alcuni rifiuti ospedalieri.
Rifiuti (Pexels) Sicilianews24
Rischio galera e 200.000 euro di sanzione
Le aziende che smaltiscono rifiuti pericolosi in modo scorretto rischiano conseguenze gravissime: la normativa (art. 256 e 483 c.p.) prevede la reclusione da sei mesi fino a due anni e multe che possono superare i 200 000 € in caso di traffico illecito organizzato. Anche la gestione senza le autorizzazioni previste per deposito o trasporto può portare a pene analoghe: arresto da sei mesi a due anni e ammende da 2 600 € a 20 000 €.
Queste sanzioni elevatissime, che comprendono anche la confisca dei mezzi, sono state introdotte per contrastare la diffusione di pratiche pericolose che danneggiano l’ambiente e la salute. Le imprese devono rispettare scrupolosamente le regole sul formulario di identificazione e garantire l’iscrizione ai registri ufficiali, per evitare l’apertura di procedimenti penali .
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