
Coop, Iper e Gigante disperate: scoperto prodotto contaminato sugli scaffali | Non comprarlo per nessun motivo
Coop (Instagram) Sicilianews24
Comunicazione importante per il ritiro di alcuni prodotti presenti in questi supermercati, non si devono consumare.
Il Ministero della Salute svolge un ruolo cruciale nella tutela della salute pubblica, e una delle sue azioni più importanti è il richiamo di prodotti alimentari dal mercato. Questa misura precauzionale è legata a un ventaglio di problematiche che potrebbero compromettere la sicurezza dei consumatori.
Uno dei motivi più frequenti per un richiamo è la presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Questo è un rischio serio per le persone con allergie o intolleranze alimentari gravi, che potrebbero subire reazioni anche fatali se consumano un prodotto contenente, ad esempio, glutine, lattosio, frutta a guscio o soia non menzionati.
Altri fattori che possono portare al richiamo includono la presenza di corpi estranei (come frammenti di plastica, metallo o vetro) nel prodotto, che possono causare lesioni. Oppure, un richiamo può essere disposto per una errata etichettatura o una non conformità alle normative vigenti, anche se non direttamente legata a un rischio immediato per la salute.
Il processo di richiamo è un meccanismo di sicurezza dinamico, attivato non appena si riscontra un’anomalia. Spesso, la segnalazione arriva da controlli interni delle aziende, da analisi effettuate dagli enti preposti o anche da segnalazioni dei consumatori stessi. La rapidità e l’efficacia con cui il Ministero agisce in questi casi sono fondamentali.
La presenza di tossine
Si dispone il richiamo di prodotti alimentari anche per la presenza di tossine con valori elevati, una misura di estrema importanza per la salute pubblica. Questo avviene quando le analisi di laboratorio rivelano che specifiche sostanze tossiche, superano i limiti di sicurezza stabiliti dalla normativa. L’eccesso di queste tossine rende il prodotto non idoneo al consumo.
I rischi associati al consumo di alimenti con elevati livelli di tossine sono molteplici e variano a seconda della tipologia di tossina e della quantità assunta. Possono spaziare da disturbi acuti come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, fino a problematiche più gravi e croniche. A lungo termine, l’esposizione a determinate tossine può causare danni serissimi.
Pepe Nero (Amazon) Sicilianews24
Disposto il richiamo del Pepe nero
Negli ultimi giorni, Ubena Alimentari Srl ha ordinato il ritiro da tutta Italia di lotti di pepe nero macinato per la presenza di aflatossina B1, una micotossina prodotta da funghi Aspergillus, oltre i limiti di legge (10 µg/kg). Il primo richiamo riguarda vasetti mini da 22 g a marchio Ubena (lotto LF4032BA con TMC 29/02/2028), disponibili in catene come Coop, Il Gigante e Iper. Il secondo coinvolge confezioni “Premiati Sapori” vendute nei discount In’s Mercato, prodotte nello stesso stabilimento.
L’invito ai consumatori è di non consumare i prodotti richiamati e di restituirli al punto vendita per sostituzione o rimborso. L’aflatossina B1 è una delle micotossine più cancerogene conosciute, per questo sensibilità e scorretta conservazione devono essere evitati per garantire la sicurezza alimentare.
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