
Ultim’ora ristoranti: da oggi diventa obbligatorio l’extra per i tavoli fuori | “Paga o vatti a fare la sauna dentro”
Ristorante – fonte pexels – sicilianews24.it
Una brutta botta, nuove spese in vista.
Da oggi per i ristoratori che desiderano piazzare tavoli all’aperto scatta un doppio obbligo: il pagamento della concessione comunale e il rispetto di precise norme di tutela ambientale e animale. La novità, operativa in diversi comuni italiani, arriva proprio alla vigilia della stagione estiva, quando i tavoli all’esterno diventano un elemento essenziale per accogliere turisti e clienti locali.
Ma il costo non sarà solo economico: ignorare le regole può portare a multe salatissime.
Ottenere la concessione non è scontato. Ogni amministrazione fissa requisiti e tariffe, e ora è richiesto anche un piano per la gestione dei rischi legati alla presenza di animali e insetti, api comprese.
È una stretta che nasce da episodi recenti che hanno fatto scalpore, come quello avvenuto a Peschiera del Garda, dove due sciami di api hanno invaso un tavolino esterno di un locale, generando panico tra i clienti.
Fuoco alle api e maxi denuncia
Nel centro storico di Peschiera, il pranzo dei turisti è stato interrotto da un’imponente sciamatura: oltre 80 mila api hanno occupato tavoli e sedie, costringendo i clienti alla fuga. Per allontanare gli insetti, ignoti (forse un cameriere o un responsabile del locale) hanno dato fuoco alle salviette imbevute d’olio, uccidendo buona parte delle api sul posto.
Un gesto che ha suscitato l’intervento immediato della polizia locale e la denuncia alla procura. Le api, infatti, sono specie protetta: fondamentali per l’impollinazione e la biodiversità, la loro uccisione è severamente vietata. L’apicoltore intervenuto sul posto ha trovato una regina morta e un’altra gravemente ustionata, riuscendo comunque a salvare parte dello sciame grazie ai feromoni rimasti.
Tavoli ristorante – fonte pexels- sicilianews24.it
Una voce in più nel conto dei ristoratori: scatta la tassa
Da oggi, tra i nuovi obblighi per chi dispone tavoli esterni, rientra anche quello della tutela delle specie protette. Non basta più garantire igiene e sicurezza: bisogna dimostrare di essere pronti a gestire presenze come api, volatili o altri animali nel pieno rispetto delle normative. Ogni infrazione può trasformarsi in una denuncia penale e in sanzioni economiche pesanti.
In sostanza, l’extra che i clienti pagano per sedersi all’aperto non copre solo la vista e l’aria fresca, ma anche il lavoro in più richiesto ai ristoratori: permessi, protocolli ambientali, formazione del personale e strumenti di gestione ecocompatibili. Chi non vuole adeguarsi? Può sempre allestire solo la sala interna. Sauna inclusa.
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