
Ultim’ora, “Severamente vietato giocare ai videogiochi”: lo fate e arriva la Polizia davanti alla vostra porta | Passata la ‘legge’
Vietate le casse premio ai minorenni, un meccanismo dei videogiochi che stimola la dipendenza al gioco d’azzardo
È stata recentemente promulgata una legge che vieta l’uso di casse premio e sistemi simili per tutti i minori di 18 anni. La normativa mira a proteggere bambini e adolescenti dai rischi legati a meccanismi di gioco simili al gioco d’azzardo, segnando un passo significativo nella regolamentazione dei contenuti digitali e dei videogiochi rivolti ai giovani.
Le casse premio, conosciute anche come “loot box”, sono meccanismi nei videogiochi in cui i premi sono nascosti fino al momento dell’apertura. I giocatori acquistano o ottengono questi contenitori a scatola chiusa, senza conoscere in anticipo il contenuto. La legge brasiliana considera tali pratiche problematiche, soprattutto quando rivolte a un pubblico minorenne, perché stimolano comportamenti impulsivi simili a quelli del gioco d’azzardo.
La legge 15.211, che stabilisce il divieto, arriva dopo un periodo di studio approfondito da parte delle autorità brasiliane. L’attenzione si è concentrata sui rischi psicologici legati alle ricompense casuali e sull’esposizione dei minori a meccanismi progettati per generare dipendenza. In questo contesto, il legislatore ha voluto creare uno strumento chiaro per proteggere i bambini e gli adolescenti nei contesti digitali.
Il meccanismo delle casse premio è stato equiparato al gioco d’azzardo perché sfrutta la stessa logica psicologica: la ricompensa incerta stimola la gratificazione immediata e può portare a comportamenti compulsivi. Secondo esperti, l’effetto è amplificato quando a utilizzare questi sistemi sono minorenni, che possono sviluppare una percezione distorta del rischio e della gestione del denaro.
Ambito di applicazione della legge
La legge brasiliana non si limita alle casse premio fisiche, ma include tutti i sistemi simili presenti nei videogiochi e nelle piattaforme digitali. Sono comprese le microtransazioni con contenuti nascosti, i bonus a sorpresa e qualsiasi acquisto digitale che preveda un risultato sconosciuto fino al momento della fruizione. L’obiettivo è creare un ambiente digitale più sicuro e consapevole per i giovani utenti.
La normativa si inserisce nel più ampio quadro della protezione di bambini e adolescenti nei contesti digitali. Le autorità brasiliane hanno sottolineato come sia fondamentale limitare l’accesso dei minorenni a meccanismi che possano influenzare negativamente la loro capacità di giudizio e creare dipendenza. Il divieto mira a prevenire danni psicologici, comportamentali e sociali.
Bambini ai videogiochi – fonte pexels – Sicilianews24.it
Ricerche sugli effetti negativi
Studi condotti da università inglesi hanno evidenziato come le casse premio e le microtransazioni possano essere dannose per i minori. I ricercatori hanno osservato una correlazione tra l’uso ripetuto di sistemi a sorpresa e comportamenti compulsivi, oltre a una maggiore predisposizione a spese impulsive. Queste evidenze scientifiche hanno contribuito a giustificare la decisione legislativa brasiliana.
Il divieto brasiliano si inserisce in un contesto globale in cui sempre più Paesi valutano restrizioni simili. La legge rappresenta un passo verso una regolamentazione più rigorosa dei contenuti digitali e dei videogiochi per minori, evidenziando la crescente attenzione internazionale alla protezione dei bambini in ambienti online e alla lotta contro le pratiche di marketing che simulano il gioco d’azzardo.
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