Ufficiale Sicilia, “Paghiamo chiunque cambi residenza”: non lavorate e intascate l’assegno | Quando vi ricapita
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Ufficiale Sicilia, “Paghiamo chiunque cambi residenza”: non lavorate e intascate l’assegno | Quando vi ricapita

La Sicilia sfida il modello fiscale del Portogallo, il nuovo decreto taglia tasse e offre incentivi fiscali mai visti

Chi ha sempre pensato che solo il Portogallo offrisse agevolazioni fiscali per i pensionati dovrà ricredersi. Oggi la Sicilia si propone come un’alternativa italiana altrettanto allettante per chi desidera trasferirsi al Sud e godere di benefici fiscali, mantenendo al contempo il legame con il territorio nazionale. L’isola punta a intercettare un flusso di nuovi residenti e investitori, seguendo l’esempio del regime portoghese dei residenti non abituali (NHR).

Fino al 2023, Lisbona e altre città del Portogallo sono state considerate un vero e proprio “eldorado fiscale” per pensionati italiani e stranieri. Il regime NHR prevedeva l’esenzione totale sulle pensioni estere fino al 2020, poi ridotta a un’aliquota del 10%. Il programma ha attratto migliaia di pensionati e professionisti qualificati, creando un caso di successo europeo, ma anche provocando pressioni sul mercato immobiliare e disuguaglianze sociali. L’ex premier António Costa ha definito il regime “un’ingiustizia fiscale non più sostenibile”, ponendo fine a molte delle agevolazioni.

Con l’approvazione di un decreto legislativo da parte del Consiglio dei Ministri, la Regione Siciliana potrà introdurre esenzioni, deduzioni e detrazioni fiscali per chi sceglie di trasferirsi sull’isola. L’iniziativa fa seguito a un accordo siglato nel 2021 tra Stato e Regione e mira a incentivare l’insediamento stabile di cittadini europei ed extra-europei, nonché l’avvio di nuove attività economiche. La misura sfrutta lo statuto speciale della Sicilia, che conferisce all’isola maggiore autonomia legislativa e fiscale.

L’iniziativa punta a stimolare il mercato immobiliare, attrarre nuovi residenti e sostenere l’economia locale. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha evidenziato che la norma potrà intervenire a favore delle fasce deboli e delle nuove imprese, aprendo la possibilità di offrire benefici fiscali ai pensionati stranieri che acquistano casa e si trasferiscono sull’isola. L’obiettivo è coniugare sviluppo economico, attrattività internazionale e coesione sociale.

Ispirazione dal modello portoghese

Il riferimento al Portogallo non è casuale. Il modello iberico ha dimostrato come politiche fiscali mirate possano attrarre decine di migliaia di nuovi residenti stranieri, favorendo investimenti e movimentando il mercato immobiliare. La Sicilia intende replicare questa logica, calibrando le agevolazioni per non generare effetti collaterali eccessivi sul territorio.

Il decreto, promosso dal governo Meloni su iniziativa del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, dovrà ora essere firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Solo successivamente la Regione Siciliana potrà approvare le norme attuative, definendo condizioni, tributi interessati e modalità di applicazione delle agevolazioni.

Cambio residenza – fonte pexels – Sicilianews24.it

Incertezza sui dettagli

Al momento non è ancora noto l’entità precisa delle agevolazioni né su quali tributi locali verranno applicate. Resta da capire se il modello siciliano riuscirà a replicare il successo fiscale del Portogallo, mantenendo però un equilibrio con le esigenze dei residenti locali e evitando tensioni sul mercato immobiliare.

Quel che appare certo è che la Sicilia potrebbe presto diventare una meta fiscalmente interessante per chi sogna una pensione al sole. Oltre ai vantaggi climatici e culturali, i futuri residenti potrebbero beneficiare di sgravi fiscali mirati, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo economico dell’isola e all’attrazione di investimenti strategici per il territorio.

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