Strade provinciali, parte il piano Schifani-Aricò: 32 milioni per 15 interventi in Sicilia
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Strade provinciali, parte il piano Schifani-Aricò: 32 milioni per 15 interventi in Sicilia

Un Accordo istituzionale con Città metropolitane e Liberi consorzi per rilanciare la manutenzione delle reti viarie secondarie. Ance Sicilia: “Una svolta attesa da anni”

Un primo stanziamento da 32,2 milioni di euro per 15 interventi urgenti sulle disastrate strade provinciali della Sicilia: è questo l’impatto immediato dell’Accordo istituzionale firmato nei giorni scorsi tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò e i presidenti delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi comunali. Il documento integra l’Accordo sottoscritto lo scorso 24 maggio a Roma tra la premier Giorgia Meloni e il governatore della Sicilia Renato Schifani per l’utilizzo dei Fondi di Sviluppo e Coesione.

A commentare positivamente l’intesa è il presidente di Ance Sicilia, Salvo Russo, che parla di una vera svolta operativa:
«La decisione del governatore Renato Schifani di ridare agibilità politica alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi ha avuto un primo effetto operativo con la firma dell’Accordo istituzionale… che mette in piedi una struttura tecnica e finanziaria in grado di affrontare il disastroso stato delle strade provinciali della Sicilia».

Un modello operativo in rete

Il nuovo schema prevede una ripartizione precisa dei compiti: l’Assessorato regionale alle Infrastrutture svolgerà il ruolo di centro di responsabilità e ufficio competente per le operazioni, il Dipartimento tecnico regionale sarà la stazione appaltante, mentre gli enti territoriali saranno i soggetti beneficiari e attuatori degli interventi.

«Questo schema di collaborazione rappresenta di fatto un nuovo modello operativo sinergico e di rete – spiega Russo – grazie al quale la Regione metterà a disposizione di quegli enti intermedi che soffrono carenze di personale le proprie strutture tecniche per accelerare i tempi di redazione, approvazione e trasmissione dei progetti».

L’obiettivo, ambizioso ma già fissato, è quello di avviare i lavori entro la fine del 2025 e completarli entro il 2026:
«L’assessore Aricò si è spinto al punto da prevedere l’avvio dei lavori entro la fine di quest’anno e la loro conclusione entro il 2026», afferma Russo.

Come saranno distribuiti i fondi

L’Accordo prevede la seguente ripartizione dei fondi tra Città metropolitane e Liberi consorzi:

Palermo: 2,5 milioni per un intervento

Catania: 600mila euro per un intervento

Agrigento: 4,6 milioni per un progetto

Caltanissetta: 6,4 milioni per 4 interventi

Enna: 3,7 milioni per un’opera

Ragusa: 5 milioni per 3 interventi

Siracusa: 1,6 milioni per un progetto

Trapani: 7,6 milioni per 3 opere di manutenzione straordinaria

Un piano che punta a intervenire su arterie fondamentali per la mobilità interna della regione, oggi in molti casi impraticabili.

Oltre il 50% della rete è impercorribile

Secondo Ance Sicilia, il quadro è da anni allarmante. Russo ricorda che: “Sin dal 2014 Ance Sicilia ha denunciato che l’avere lasciato gli enti intermedi senza risorse per la manutenzione ha reso impercorribile oltre il 50% della viabilità provinciale”.

Frane, buche, segnaletica mancante e carenze strutturali hanno isolato interi territori, ostacolando anche i collegamenti con porti, aeroporti e ospedali. Un primo tentativo di inversione di tendenza era arrivato nel 2020 e nel 2021 con due precedenti accordi istituzionali. Ma l’iniziativa congiunta di Schifani e Aricò – secondo Russo – compie un salto di qualità: “Supera il paradigma dei due livelli di governo e crea un unico fronte di responsabilità e di azione che, ci auguriamo, porterà presto ai risultati attesi”.

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