
Stop ai viaggi, “Chiuse le ‘porte’ del Paese: nessuno entra e nessuno esce | Cittadini siete spacciati
Le porte del paese sono chiuse, non si può né entrare né uscire, i cittadini sono ormai spacciati, gli toccherà restare chiusi nel loro territorio.
Ormai non sembra esserci alcuna possibilità di cambiare l’andamento delle prossime settimane: treni fermi, autobus deserti, aerei clou cancellati. Quindi considerando questa situazione generale sarebbe consigliabile evitare di viaggiare a luglio o comunque muoversi il meno possibile, salvo i casi in cui non sia strettamente necessario.
Non parliamo di una decisione governativa, come potrebbe essere un’emergenza sanitaria, ma di un vero e proprio effetto domino di quello che per il periodo estivo è il mese più caotico di tutti.
Ci si ritrova quindi in una circostanza in cui le porte del Paese sembrano essere veramente sbarrate, difficile sia uscire che entrare. Eppure non sono poche le regioni che proprio in questi mesi guadagno e vedono migliorare le loro condizione economica grazie al turismo.
Cerchiamo quindi di capirci di più.
Aeroporti e stazioni in tilt, addio partenze
Considerando il periodo di grande fermento, la notizia delle partenze completamente bloccate lascia tutti spiazzati. Negli ultimi anni non sono stati pochi gli italiani che hanno deciso di viaggiare con i mezzi pubblici, piuttosto che con le loro auto e questo vale per una serie di motivazioni che occorre comunque considerare, come ad esempio l’aumento dei carburanti. Proprio questo affidarsi ai mezzi pubblici, fa in modo che un blocco metta in seria difficoltà i cittadini.
Il blocco di cui si parla è riferito a un vasto sciopero che è dovuto al bisogno di cambiare quelle che sono le clausole contrattuali, ritenute sfavorevoli per una vasta fascia della popolazione. Ad essere interessate, le maggiori località turistiche italiane e molte delle compagnie a cui spesso ci si affida.
Sciopero treni – fonte_Ansa – Sicilianews24.it
Un assedio silenzioso che blocca il paese
Tutto sarebbe avvenuto nelle giornate del 10 e del 26 luglio. Voli cancellati, lunghe attese, bagagli smarriti. L’8 luglio invece, a destare preoccupazione è stato il trasporto ferroviario, con i pendolari bloccati e i turisti disorientati. Città grandi e piccole sono coinvolte in una serie di mobilitazioni a catena. Dal nord al sud, dal trasporto urbano alle tratte interregionali, la mobilità è diventata una lotteria. Quindi i disagi sono diffusi.
A Sassari, Nuoro, Cagliari e Oristano il 5 luglio è stata una giornata di blocco totale. A Palermo, Catania, Enna il 14 luglio i bus sono rimasti fermi per ore. A Bologna, Milano, Pisa, Monza e Campobasso, lo scenario è stato simile nei giorni seguenti. Un’estate di scioperi e proteste che mette in difficoltà tutti i viaggiatori.
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