Rivoluzione in Italia, “Il venerdì non lavorate, ve ne andate al mare”: passata la riforma | La aspettavano tutti da sempre
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Rivoluzione in Italia, “Il venerdì non lavorate, ve ne andate al mare”: passata la riforma | La aspettavano tutti da sempre

Spiaggia (Pixabay) Sicilianews24

Il mondo del lavoro si sta sempre più modificando e alcune grandi aziende stanno sperimentando metodi alternativi. 

Il mercato del lavoro italiano mostra un quadro dinamico. Il tasso di occupazione si attesta intorno al 62,7%, in crescita rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente, il tasso di disoccupazione è a circa il 6% con circa 2 milioni di persone in cerca di lavoro.

Tuttavia, la crescita occupazionale non è omogenea. Permane una quota consistente di lavoro precario, con circa 3 milioni di lavoratori con contratti a tempo determinato o altre forme atipiche. Anche il lavoro stagionale è rilevante, soprattutto nel settore turistico-ricettivo, che ha visto quasi 250 mila lavoratori stagionali la scorsa estate e numeri simili in quella in corso.

Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, nel 2024 si è registrato un aumento dei dipendenti a tempo indeterminato, che superano i 16 milioni di unità. I dipendenti con contratto a termine, invece, sono diminuiti.

Anche il numero di lavoratori indipendenti e liberi professionisti è in evoluzione. I liberi professionisti hanno raggiunto circa 1,36 milioni, e costituiscono quasi il 6% degli occupati totali. Questo panorama complessivo indica un mercato del lavoro in miglioramento, ma con sfide significative.

Settimana corta e smart working

A livello globale, l’orientamento nelle politiche aziendali è quello di migliorare il comfort e il benessere dei lavoratori. Questo approccio mira non solo a soddisfare le esigenze personali dei dipendenti, ma anche a incrementare la produttività e la fedeltà all’azienda. Da anni, pratiche come il sabato libero sono state introdotte in diverse realtà, dimostrando che un minor numero di ore lavorate non si traduce necessariamente in una minore efficienza.

Un altro pilastro di questa evoluzione è lo smart working. La pandemia ha accelerato l’adozione di questa modalità, rendendola una pratica consolidata in molte aziende. La possibilità di lavorare da remoto offre maggiore flessibilità, riduce i tempi e i costi di spostamento e permette ai lavoratori di gestire meglio gli impegni personali, contribuendo a un migliore equilibrio generale.

Datore di lavoro (Pexels) Sicilianews24

Anche il venerdì libero

Dopo l’iniziativa di Intesa Sanpaolo, diverse grandi aziende italiane stanno esplorando la settimana corta di lavoro. Tra queste, Luxottica, SACE, Lavazza, Lamborghini e SIAE si stanno muovendo in questa direzione. Luxottica, ad esempio, ha introdotto “venti venerdì all’anno a casa” per i suoi dipendenti. L’accordo prevede che cinque di questi giorni siano scalati dal monte ore dei permessi, mentre i restanti quindici sono interamente retribuiti dall’azienda.

Il progetto di Luxottica coinvolge circa 10.000 dipendenti in reparti specifici ed è partito il primo aprile, con una fase di valutazione che durerà fino al 31 dicembre. I dirigenti hanno sottolineato l’importanza del benessere dei dipendenti, affermando che “chi lavora felice in fabbrica… lavora meglio”. L’azienda valuterà i risultati di questo esperimento, con la possibilità che questa formula diventi stabile.

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