Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti: “Violazioni su direttive UE e carenze istruttorie”
La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha reso note le motivazioni con cui, lo scorso 29 ottobre, ha ricusato il visto e la conseguente registrazione della delibera CIPESS relativa al progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. La delibera riguardava l’assegnazione delle risorse FSC previste dalla legge 213/2023 e l’approvazione del progetto definitivo ai sensi del decreto-legge 35/2023.
Secondo quanto comunicato dalla stessa Corte dei conti, il Collegio – nell’ambito del controllo preventivo di legittimità – ha individuato diversi profili critici, attribuendo rilievo prioritario a tre aspetti. Il primo riguarda la violazione della direttiva 92/43/CE sulla conservazione degli habitat naturali, a causa della “carenza di istruttoria e di motivazione” nella delibera IROPI (Imperative Reasons of Overriding Public Interest). Un secondo punto critico riguarda la violazione dell’articolo 72 della direttiva 2014/24/UE, poiché sarebbero intervenute modifiche sostanziali all’originario rapporto contrattuale, sia dal punto di vista oggettivo sia soggettivo. Infine, il Collegio segnala la violazione degli articoli 43 e 37 del decreto-legge 201/2011, per la mancata acquisizione del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul piano tariffario alla base del piano economico-finanziario del progetto.
La Corte informa inoltre che sono state formulate ulteriori osservazioni, confermate in sede di adunanza, pur ritenute non decisive per il giudizio finale.
La reazione del Governo: “Approfondimento attento, ampio margine di chiarimento”
A seguito della pubblicazione delle motivazioni, Palazzo Chigi ha diffuso una nota nella quale assicura che il Governo procederà a un “attento approfondimento” dei rilievi espressi dalla Corte dei conti. Le amministrazioni coinvolte, si legge, sono già al lavoro per chiarire gli aspetti contestati. L’Esecutivo ribadisce la convinzione che le criticità presentino “un ampio margine di chiarimento” nel confronto con la stessa Corte, e conferma l’impegno nel portare avanti un’infrastruttura definita “strategica e attesa da decenni”.
MIT: “Tecnici e giuristi al lavoro per superare i rilievi”
Anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha commentato la decisione, affermando di prendere atto delle motivazioni dell’organo di controllo. Il MIT sottolinea che l’iter del collegamento tra Calabria e Sicilia prosegue, richiamando la “positiva collaborazione con la Commissione europea”. Secondo la nota ministeriale, tecnici e giuristi sarebbero già impegnati per superare tutte le criticità e assicurare all’Italia un ponte definito “unico al mondo per sicurezza, sostenibilità, modernità e utilità”.
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