Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti bacchetta il governo: “Iter lacunoso, servono chiarimenti”
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Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti bacchetta il governo: “Iter lacunoso, servono chiarimenti”

La Corte dei Conti interviene con toni duri sulla recente delibera del Cipess che ha dato il via libera al Ponte sullo Stretto. In un documento inviato alla Presidenza del Consiglio, la magistratura contabile sottolinea “la necessità di acquisire chiarimenti ed elementi informativi”, rilevando come non sia stato “compiutamente assolto l’onere di motivazione” e come manchi “una puntuale valutazione degli esiti istruttori” a sostegno delle decisioni assunte.

Secondo i giudici contabili, la delibera appare più come “una ricognizione delle attività intestate ai diversi attori istituzionali” che una vera e propria analisi dei dati disponibili, sia sul piano fattuale che giuridico.

Durissima la reazione del Movimento 5 Stelle. Il coordinatore regionale e vicepresidente dell’ARS, Nuccio Di Paola, parla senza mezzi termini di “sonora bocciatura per Salvini” e accusa il governo Meloni di aver accelerato l’iter “per ragioni politiche e propagandistiche”.

“Il ponte sullo Stretto – dichiara Di Paola – si conferma l’ennesimo mega spot. Come evidenziato dalla Corte dei Conti, permangono lacune sull’iter, sui costi e sull’impatto ambientale. I 13,5 miliardi previsti dovrebbero essere usati per rendere la Sicilia normale: strade percorribili, trasporti efficienti, acqua h24, sanità e scuole sicure. Non per un’opera inutile e dannosa.”

Il futuro dell’iter, già segnato da polemiche e battaglie legali, si complica dunque ulteriormente, con il rischio di uno stop politico e amministrativo pesante per l’esecutivo.

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