Polo oncoematologico di Palermo: 240 milioni per la nuova struttura d’eccellenza
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Polo oncoematologico di Palermo: 240 milioni per la nuova struttura d’eccellenza

Prosegue a ritmo serrato l’iter per la realizzazione del nuovo Polo oncoematologico di Palermo, destinato a sorgere all’interno dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello. Una struttura d’avanguardia che offrirà percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi e cura altamente specializzati.

Nella giornata di oggi è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra Regione Siciliana, Villa Sofia-Cervello, Politecnico di Milano, Fondazione Politecnico di Milano e Università degli Studi di Palermo. Un accordo che punta a intrecciare visione scientifica e progettualità istituzionale di lungo periodo. Alla firma hanno preso parte l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, il commissario ad acta di Villa Sofia-Cervello Massimiliano Maisano e la rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto.

Il progetto rientra nel percorso avviato un anno fa con l’accordo di programma firmato a Roma con il Ministero della Salute e si inserisce nella strategia della Regione Siciliana per rafforzare il proprio ruolo nell’area euro-mediterranea in materia di medicina rigenerativa, terapie avanzate e ricerca sanitaria.

Un investimento da 240 milioni di euro

Il nuovo Polo oncoematologico sarà finanziato con 240 milioni di euro provenienti dai fondi ex articolo 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria. L’infrastruttura disporrà di 400 posti letto ed è concepita per integrare assistenza clinica, ricerca e formazione.

Cuore del progetto sarà la Cell Factory, già in fase avanzata, che produrrà in house terapie geniche e Car-T, rendendo la Sicilia un punto di riferimento nel panorama internazionale delle terapie avanzate.

«Il progetto del nuovo Polo oncoematologico di Palermo – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – rientra nella rimodulazione delle risorse ex art. 20 che il mio governo ha fortemente voluto per garantire strutture sanitarie moderne e competitive a livello internazionale. Con questo investimento vogliamo consegnare alla Sicilia e all’intero bacino euro-mediterraneo un centro di eccellenza capace di coniugare ricerca, innovazione e cura».

Le competenze in campo

La collaborazione con il Politecnico di Milano e la sua Fondazione consentirà di integrare esperienze e competenze complementari. L’Osservatorio ICT in Sanità, riconosciuto a livello internazionale per il contributo fornito all’Oms nella redazione del documento “Technical Brief – Hospitals of the Future”, metterà a disposizione conoscenze strategiche per la progettazione del nuovo polo.

Il coinvolgimento dei dipartimenti Dabc (Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito) e Dig (Ingegneria gestionale) del Politecnico sarà determinante: il primo nella definizione dei modelli architettonici e dei layout funzionali, il secondo nello sviluppo dei sistemi digitali per telemedicina, cybersecurity, gestione intelligente dei dati e integrazione dei dispositivi medici.

Un approccio che combina innovazione tecnologica e umanizzazione degli spazi di cura, proiettando il progetto verso i modelli ospedalieri del futuro.

«La sottoscrizione di questo protocollo d’intesa – ha sottolineato l’assessore Faraoni – consolida la collaborazione tra Regione, istituzioni accademiche e centri di ricerca. Il Polo oncoematologico sarà una struttura in grado di coniugare qualità dell’assistenza, innovazione tecnologica e competitività scientifica, a beneficio dei cittadini e dello sviluppo del territorio».

«Con questo progetto – ha aggiunto la rettrice Donatella Sciuto – mettiamo a disposizione del nuovo Polo oncoematologico di Palermo le competenze maturate in ambito architettonico, digitale e organizzativo. È un’iniziativa che dimostra come la ricerca e la tecnologia possano diventare patrimonio condiviso del Paese, unendo esperienze dal nord al sud per costruire modelli ospedalieri all’avanguardia e vicini ai cittadini».

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