
“Più viaggiate meno pagate”: introdotto il primo Superbonus Vacanze | Lo usate tutto l’anno, non esistono limiti
Possibili novità e buone notizie per migliaia di lavoratori che potrebbero riuscire ad avvantaggiarsi di questa situazione.
L’Italia si trova ad affrontare una fase economica complessa, caratterizzata da una persistente inflazione che erode il potere d’acquisto delle famiglie. In questo scenario, i governi sono spesso chiamati a intervenire con misure di sostegno mirate, tentando di mitigare gli effetti più duri della crisi sulle fasce di popolazione più vulnerabili.
Per affrontare questa situazione, i “bonus” rappresentano strumenti cruciali. Si tratta di contributi economici o agevolazioni fiscali erogati dallo Stato, pensati per offrire un sollievo diretto ai cittadini. Il loro scopo è duplice: sostenere i redditi e, in alcuni casi, stimolare settori specifici dei consumi.
I costi elevati dei trasporti e degli alloggi rendono sempre più difficile per gli italiani andare in vacanza. Secondo i dati di alcune indagini per il 2024, oltre il 40% degli italiani ha rinunciato del tutto a una vacanza estiva. Questo dato è in netto contrasto con le abitudini passate, in cui una settimana di ferie era la norma.
In molti casi, la vacanza si è trasformata da un lungo periodo di relax a poche, brevi fughe. Le famiglie, per non rinunciare del tutto, optano per weekend fuori porta, preferendo soggiorni più brevi e a basso costo. Questa tendenza evidenzia l’impatto diretto dell’inflazione e del caro prezzi sul tempo libero e sulla qualità della vita.
Il mondo delle partite IVA
In Italia, i titolari di partita IVA possono scegliere tra diversi regimi fiscali, principalmente il regime forfettario e quello ordinario (o semplificato). Il regime forfettario è un’opzione agevolata, destinata a persone fisiche con ricavi non superiori a 85.000 euro annui. La tassazione è più semplice, con un’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni) calcolata su una base imponibile definita forfettariamente.
Il regime ordinario, invece, è obbligatorio per chi supera i limiti del forfettario, ma può essere scelto anche volontariamente. In questo caso, la tassazione si basa sull’IRPEF, con aliquote progressive che aumentano con il reddito. A differenza del forfettario, permette di dedurre tutti i costi sostenuti per l’attivitàe.
Soldi (Instagram) Sicilianews24
“Superbonus” per viaggi e non solo
I professionisti con partita IVA in regime ordinario possono ridurre il reddito imponibile deducendo le spese sostenute per la loro attività. È possibile dedurre integralmente l’acquisto di libri, corsi di formazione, cancelleria e beni strumentali. Altre spese, come quelle per autovetture, utenze e telefonia, sono invece deducibili solo parzialmente, secondo i limiti stabiliti dalla legge.
Le spese per viaggi di lavoro, come vitto, alloggio e trasporto, sono deducibili fino al 75%. È fondamentale che queste spese siano collegate a un’attività lavorativa, come la partecipazione a fiere, convegni o incontri con clienti. Inoltre, i pagamenti devono essere tracciabili. Qualsiasi soggiorno non lavorativo deve essere documentato a parte, per evitare problemi con il Fisco.
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