Piazzetta Bagnasco, martedì 24 giugno, “Uomo di Stato”, il libro di Francesco Mongiovì, uno dei poliziotti che arrestarono Brusc
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Piazzetta Bagnasco, martedì 24 giugno, “Uomo di Stato”, il libro di Francesco Mongiovì, uno dei poliziotti che arrestarono Brusc

Non solo un nome, ma anche una data, può segnare un destino. Così è stato per Francesco Mongiovì, che il 19 luglio del 1992 avrebbe festeggiato i suoi primi 33 anni di vita, se la cronaca non avesse consegnato all’eternità uno degli eventì più tragici della nostra storia. Caso vuole, poi, che quest’anno ricadono proprio 33 anni dalla strage di via D’Amelio e Francesco Mongiovì, sovrintendente capo della Polizia di Stato, oggi in pensione, ha deciso di portarci dietro le quinte del suo lavoro tra le tante missioni pericolose, spesso sotto copertura, per mostrarci dall’interno la lotta alla mafia.

Lo ha fatto con “Uomo di Stato. La mia vita in Polizia, dalla scorta a Falcone agli arresti di Brusca e Provenzano”, il libro che verrà presentato alle 18 di martedì 24 Giugno in piazzetta Bagnasco. Modererà Gilda Sciortino. Interverrà Ilde Vulpetti, direttrice dell’associazione ASLTI, realtà che opera all’Unità Operativa complessa di Oncoematologia Pediatrica presso l’Ospedale Civico di Palermo. A quest’ultima verrà devoluto l’intero ricavato del libro.

Mongiovì, lo dice anche il titolo, è stato anche uno di quei poliziotti che arrestarono Giovanni Brusca, boss di San Giuseppe Jato, che azionò il telecomando che innescò l’esplosione del tritolo quel 23 maggio del 1992 a Capaci, causando la morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Oggi Brusca, dopo avere scontato 25 anni di carcere e avere collaborato dopo l’arresto, è un uomo libero.

La foto di copertina del libro, che vanta la prefazione di Franco Gabrielli, già capo della Polizia – direttore generale della Polizia di Stato, è di Lannino & Naccari/Studio Camera Palermo. In quarta di copertina il logo della Sezione Catturandi della Polizia di Stato di Palermo disegnato dagli agenti.

Prosegue la stagione di piazzetta Bagnasco, promossa dalle associazioni “Piazzetta Bagnasco” e “Palermo Mediterranea”. Sponsor Cappadonia Gelati.

Il libro

Palermo, anni Ottanta. Francesco entra in Polizia nel clima rovente dopo l’attentato al Generale Dalla Chiesa. Seguiranno anni di servizio allo Stato, prima come scorta nella Quarto Savona 15, questo il nome in codice del servizio di protezione del Giudice Giovanni Falcone, e poi nella sezione Catturandi, per dare la caccia e consegnare alla giustizia i latinanti più pericolosi, come Giovanni Brusca, l’uomo che premette il telecomando della strage di Capaci. Tra aneddoti e frammenti di vita vera, Francesco Mongiovì ci porta dietro le quinte della sua Palermo, ripercorrendo anni di missioni pericolose, spesso sotto copertura, per mostrarci dall’interno la lotta alla mafia.

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