Palermo crocevia del Mediterraneo, Tajani: “L’Italia protagonista di pace, energia e dialogo”
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Palermo crocevia del Mediterraneo, Tajani: “L’Italia protagonista di pace, energia e dialogo”

Il ruolo strategico della Sicilia come ponte tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente è stato al centro della conferenza internazionale “Palermo, crocevia del Mediterraneo”, organizzata da MedOr Italian Foundation all’Hotel Villa Igiea. Una giornata di dibattito e confronti tra rappresentanti istituzionali italiani e ospiti internazionali, con lo sguardo rivolto alle grandi sfide geopolitiche, dalla guerra in Medio Oriente allo sviluppo dell’Africa, fino alle opportunità energetiche e logistiche della regione.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un messaggio alla platea, ha ribadito l’impegno dell’Italia per il cessate il fuoco a Gaza, la liberazione degli ostaggi e l’arrivo di aiuti umanitari. “Siamo contrari a ogni trasferimento forzato dei palestinesi e a qualsiasi ipotesi di annessione della Cisgiordania – ha detto –. Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a un’ulteriore escalation militare”.

Tajani ha sottolineato anche il ruolo centrale dell’Italia nel Mediterraneo allargato, “una regione che si estende fino al Golfo e all’India”: “Il Mare Nostrum non deve più essere associato alle morti in mare. Lavoriamo con i partner della sponda sud contro i trafficanti di esseri umani e per promuovere la crescita, nello spirito del Piano Mattei. L’Italia vuole essere lo snodo energetico dell’Europa e protagonista nel progetto del corridoio economico e logistico IMEC, la Via del Cotone, perché dove passano le merci non passano le armi”.

Nel pomeriggio sono intervenuti anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in videocollegamento, e la ministra dell’Università Anna Maria Bernini.

Piantedosi ha richiamato l’attenzione sul valore strategico del Mediterraneo: “Sotto le sue acque passano il 30% dei flussi petroliferi mondiali e i cavi che garantiscono l’accesso a internet. Proteggerne l’agibilità è vitale non solo sul piano economico, ma anche per la sicurezza nazionale. La lotta ai trafficanti di migranti è parte di questa strategia: i cartelli criminali fatturano miliardi sfruttando la disperazione. Il nostro impegno è fermarli e costruire canali legali d’ingresso”.

Bernini ha posto l’accento sul ruolo dell’Italia come cerniera di ricerca e formazione tra Europa e Mediterraneo allargato: “Con il Piano Mattei abbiamo avviato progetti che uniscono università, enti di ricerca, imprese e territori, creando ecosistemi di collaborazione. Con i programmi di Joint Degree e Capacity Building formiamo classi dirigenti e tecnici capaci di parlare la stessa lingua della cooperazione internazionale”.

La conferenza ha ribadito come Palermo, e più in generale la Sicilia, siano oggi al centro di un Mediterraneo che torna ad essere cuore delle rotte globali, tra sviluppo, energia e sicurezza.

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