Orrore nel latte, cliente lo apre e scopre cosa c’è dentro: vi hanno sempre detto che è siciliano al 100%
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Orrore nel latte, cliente lo apre e scopre cosa c’è dentro: vi hanno sempre detto che è siciliano al 100%

Latte (Pexels) Sicilianews24

Questo prezioso alimento, consumatissimo in Italia, è tra i più venduti e purtroppo qualche volta c’è chi ne approfitta. 

Anche per gli adulti, il consumo di latte è importante per l’apporto di nutrienti essenziali. È una fonte preziosa di calcio, fondamentale per la salute delle ossa e per prevenire l’osteoporosi, e fornisce anche proteine di alta qualità, vitamine (come la B12 e la D) e minerali come il fosforo e il potassio.

Tuttavia, come per ogni alimento, è bene non eccedere. Le linee guida per una sana alimentazione raccomandano generalmente 2-3 porzioni al giorno di latte o yogurt (una porzione corrisponde a circa 125 ml di latte), per un totale di 250-375 ml. Un consumo eccessivo potrebbe portare a un surplus calorico o di grassi saturi, a seconda del tipo di latte.

Le differenze tra le tipologie di latte risiedono principalmente nel contenuto di grassi e, di conseguenza, nelle calorie. Il latte intero mantiene tutti i suoi grassi (circa 3,5% – 3,6%), risultando più calorico e ricco di vitamine liposolubili (A e D).

Il latte parzialmente scremato ha un contenuto di grassi ridotto (circa 1,6% – 1,8%), offrendo un buon compromesso tra gusto e leggerezza. Il latte scremato, invece, ha un contenuto di grassi quasi nullo (circa 0,5%), risultando il più leggero, ma con minori quantità di vitamine liposolubili se non arricchito.

Sapere leggere le etichette

Leggere attentamente l’etichetta di una busta di latte è fondamentale per fare una scelta consapevole. È cruciale verificare il tipo di trattamento termico: “latte fresco pastorizzato” indica un trattamento blando (circa 72°C per 15 secondi) che ne preserva il sapore e le proprietà nutrizionali. Il latte UHT (Ultra High Temperature), invece, subisce un trattamento più intenso, che lo rende a lunga conservazione anche fuori frigo.

Per quanto riguarda la provenienza, l’etichetta deve riportare il “Paese di mungitura” e il “Paese di condizionamento o trasformazione”. Per un’ulteriore garanzia, si può optare per prodotti che indicano “100% latte italiano”, il che significa che tutte le fasi sono avvenute in Italia. Scegliere latte di filiera corta o proveniente da allevamenti locali può offrire maggiore tracciabilità.

Mucche (Pexels) Sicilianews24

La truffa con il latte

La Guardia di Finanza di Ragusa e l’ICQRF di Vittoria hanno scoperto una frode nel settore lattiero-caseario in Sicilia. Tra il 2024 e il 2025, circa tre milioni di litri di latte pastorizzato, importato da Malta, sono stati etichettati e venduti come “crudo” e “italiano” a caseifici in Sicilia e in altre regioni. Questo inganno ha permesso la produzione di formaggi commercializzati come veri prodotti siciliani.

Le indagini hanno rivelato alterazioni nella documentazione di origine e di trattamento termico, con deliberate omissioni della pastorizzazione avvenuta all’estero. I responsabili sono stati denunciati per falsità materiale e frode in commercio. L’inchiesta prosegue per determinare l’intera portata e le eventuali ramificazioni di questa sofisticata frode.

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