
Ministero dell’Istruzione, “A scuola potete portare solo i capelli neri e lisci”: se non li avete così li dovete tingere e piastrare
A scuola solo coi capelli neri e lisci (Foto: Canva) – Sicilianews24.it
Hai i capelli biondi? Non puoi più mettere piede a scuola: lo sancisce direttamente il Ministero dell’Istruzione
A scuola è stato imposto un nuovo regolamento decisamente molto severo.
Sono ammessi solo capelli neri e lisci. Chi li ha ricci, biondi o castani deve piastrarli e tingerli.
Una scelta che, chiaramente, ha sollevato non poche polemiche.
Ma dove succede e perché? Ecco tutti i dettagli.
Se hai i capelli biondi o ricci non puoi entrare a scuola
In alcune scuole esistono regole molto rigide sull’abbigliamento e l’aspetto fisico degli studenti, ma qui si è andati oltre. Gli alunni devono presentarsi in classe con i capelli neri e lisci. Non si tratta di una preferenza o di un suggerimento: è un obbligo scritto, preciso e da rispettare senza eccezioni. Chi ha i capelli biondi, castani, rossi o semplicemente mossi o ricci, è costretto a modificarli. Questo significa dover ricorrere a tinte per scurire il colore e a piastre o trattamenti chimici per lisciare i capelli.
Non importa se si tratta di un colore naturale o di una tipologia di capello ereditata geneticamente: la scuola impone un modello unico e standardizzato. Il tutto in nome di un presunto decoro scolastico. Una regola che, com’è facile immaginare, sta facendo discutere studenti, famiglie e opinione pubblica. Ma dove succede tutto questo e, soprattutto, perché? Ecco la verità.
No ai capelli biondi (Foto: Canva) – Sicilianews24.it
La verità sul regolamento scolastico: cosa sapere
Chiariamo la situazione: a Tokyo, alcune regole scolastiche considerate ormai anacronistiche e discriminatorie stanno finalmente per essere eliminate. Entro la fine dell’anno accademico, circa 200 scuole pubbliche aboliranno norme non scritte ma rigidamente applicate per decenni, tra cui l’obbligo di avere capelli neri e lisci o di indossare biancheria intima di un determinato colore. Si tratta di regolamenti che non compaiono nei codici ufficiali, ma che hanno condizionato generazioni di studenti, imponendo un’idea di uniformità estetica e culturale spesso vissuta come opprimente.
In particolare, chi aveva capelli ricci o di colore diverso era costretto a dimostrare che fossero naturali oppure a modificarli per rispettare gli standard. Alcune scuole vietavano perfino tagli ispirati alla moda del K-pop, oggi molto diffusa tra i giovani. Dopo anni di critiche da parte di educatori, famiglie e attivisti, Tokyo ha deciso di cambiare direzione. È il primo passo per rendere l’ambiente scolastico più inclusivo, rispettoso delle diversità e libero da imposizioni ingiustificate.
L’articolo Ministero dell’Istruzione, “A scuola potete portare solo i capelli neri e lisci”: se non li avete così li dovete tingere e piastrare sembra essere il primo su Sicilianews24.it.
Potrebbe anche piacerti

La cucina siciliana
25 Ottobre 2021
Winter Fashion
15 Gennaio 2020